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Processo per direttissima agli attivisti di Ultima Generazione per l’imbrattamento del Senato

Oggi (3 gennaio) ci sarà il processo per direttissima – previsto in caso di flagranza di reato- per i giovani ambientalisti di Ultima Generazione, autori del raid con vernice lavabile sui muri del Senato.

Lunedi avevano spiegato la loro azione con una nota che affermava:  “Stamattina alle 7:50 il Palazzo del Senato della Repubblica è stato imbrattato di vernice arancione lavabile da alcuni cittadini che aderiscono alle richieste di Ultima Generazione per l’abbandono dei combustibili fossili, che il Governo e la classe politica che lo sostiene continuano a finanziare e incentivare, accelerando il collasso eco-climatico e condannando i loro stessi concittadini a sofferenze e morte”.

Lunedi, dopo aver spruzzato vernice sui muri di Palazzo Madama (chiuso) , i cinque attivisti accusati dell’imbrattamento sono rimasti sul posto in attesa dell’intervento della polizia e sono stati portati in Questura per l’identificazione.

Gli attivisti di Ultima Generazione sono conosciuti per alcune azioni clamorose di proteste tese a suscitare allarme sull’infarto ecologico del pianeta e scuotere l’inerzia delle coscienze e della politica. Particolarmente rischiose – e controproducenti a nostro avviso – quelle con i blocchi stradali improvvisi sul Grande Raccordo Anulare di Roma. Poi ci sono state le azioni clamorose sulle opere d’arte. Infine l’ultima, quella di lunedi, che ha preso di mira uno dei palazzi del potere, segnando finalmente un salto di qualità nella individuazione degli obiettivi.

Contro il blitz degli attivisti si è scagliato il Presidente del Senato La Russa evocando una degenerazione violenta del tutto inesistente e lamentando che il palazzo del Senato non sia blindato come quello della Camera. “Nessun alibi, nessuna giustificazione per un atto che offende tutte le istituzioni e che solo grazie al sangue freddo dei carabinieri non è trasceso in violenza. Il Senato è stato vigliaccamente scelto perché a differenza di Palazzo Chigi, della Camera dei deputati e di altre istituzioni, non ha mai ritenuto fino ad ora di dover creare un area di sicurezza attorno all’edificio” ha detto La Russa.

Preoccupato dall’effetto emulazione è apparso il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin affermando: “E` importante che i giovani e tutti i cittadini pongano attenzione su questi temi (quelli ecologici, ndr) ma è bene che sappiano che tutti gli atti vandalici messi in atto, anche se dimostrativi, sono inaccettabili e non saranno lasciati impuniti”, ha affermato il ministro.

Emergenza ambientale e rischio infarto ecologico del pianeta non sono allarmismi fuori luogo. Solo l’ipocrisia dei decisòri riesce ancora a sottovalutare il problema e rinviare soluzioni urgenti quanto necessarie.

L’essere passati dai blocchi del Raccordo Anulare e dalla vernice sulle opere d’arte ai blitz sui luoghi del potere decisionale, segna però un passaggio politico rilevante dei movimenti ambientalisti più radicali, e questo sembra destare preoccupazioni assai superiori a quelle del passato da parte dell’establishment.

da Contropiano

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La corrispondenza di Radio Onda Rossa con un portavoce di Ultima Generazione che ci informa del clima che si respira di fronte alla sede del tribunale. Ascolta o Scarica

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Radio Onda d’ Urto parla dell’azione di “Ultima Generazione” al Senato.

Il 2022 è stato l’anno più caldo mai registrato in Italia, e anche il 2023 è iniziato all’insegna della crisi climatica. Il “bel tempo” e le temperature gradevoli di questi giorni, celebrate in chiave turistica da Governatori poco lungimiranti, rappresentano un’ondata di calore dalle dimensioni catastrofiche, sotto molti profili. In primis quello idrico, dato che nell’ultimo anno le piogge si sono ridotte di circa un terzo e mancano all’appello almeno 50 miliardi di metri cubi d’acqua per effetto di un 2022 che resta straordinariamente siccitoso nonostante le precipitazioni del mese di novembre che sono risultate leggermente al di sopra della media storica.

Ma i riflessi della crisi climatica sono già evidenti anche su flora e fauna. A preoccupare – spiega la più grande organizzazione degli imprenditori agricoli in Italia e in Europa, Coldiretti – è la concreta possibilità che nelle prossime settimane le repentine ondate di gelo notturno brucino fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti futuri. In Sicilia dove si sono registrate punte di 20 gradi sono già fioriti i limoni in anticipo rispetto alla primavera.

Ma in difficoltà è anche il mondo animale con casi di api che disorientate dalle alte temperature si risvegliano ed escono dagli alveari con il pericolo concreto di venire decimate dall’arrivo del freddo. Il caldo è peraltro accompagnato da una persistente crisi idrica, con i grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 18% di quello di Como al 26% del Maggiore fino al 34% del lago di Garda mentre il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è sceso a -3 metri e si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell`arco alpino ed appenninico.

Abbiamo appena osservato il giorno di gennaio più caldo mai registrato per molti paesi in Europa. Davvero senza precedenti nei record moderni. In Bielorussia si sono toccati i 16.4° C , frantumando cosi’ il record precedente di 4.5°C. Quasi 20°C in Polonia e Repubblica Ceca, 16 °C a Parigi, 18 °C a Berlino e Monaco di Baviera, quasi 20°C a Roma. In molte città italiane sembrava primavera inoltrata. Dalla Toscana in giù temperature di 20-22°C. Sulle montagne dell’appennino centro-meridionale non si trova neve nemmeno oltre i 2.000 metri. Tanti gli impianti sciistici rimasti chiusi compreso quello bresciano in Maniva.

Anche in Spagna il 2022 è stato l’anno più caldo dal 1916, data dei primi dati disponibili. Quasi 5mila i decessi attribuibili al caldo e oltre 300.000 ettari ridotti in cenere dagli incendi. Ed è anche allarme siccità: i bacini idrici del Paese avevano una capacità del 43% alla fine di dicembre, al di sotto della media decennale del 53%, secondo il ministero dell’Ambiente. Barcellona e gran parte della Spagna hanno imposto restrizioni all’uso dell’acqua a causa della mancanza di piogge.

Questi dati vengono diffusi in Italia lo stesso giorno in cui attivisti del gruppo Ultima Generazione sono protagonisti dell’imbrattamento della facciata di Palazzo Madama a Roma, sede del Senato della Repubblica che tanto sta facendo discutere in queste ore. Ma la “politica” è impegnata a condannare l’azione in se che non invece a preoccuparsi del “clima che cambia”.

Gli attivisti di UG nel rivendicare l’azione hanno ricordato come “alla base del gesto, ci sia la disperazione che deriva dal susseguirsi di statistiche e dati sempre più allarmanti sul collasso eco-climatico, ormai già iniziato, e il disinteresse del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande genocidio della storia dell’umanità”.

Al termine dell’azione tre attivisti sono stati arrestati e due denunciati con l’accusa di danneggiamento aggravato. Questa mattina si è tenuto il processo per la convalida degli arresti. Il giudice ha convalidato gli arresti per gli attivisti Davide, Alessandro e Laura, disponendo la scarcerazione e fissando il processo per i tre, accusati di danneggiamento aggravato, al 12 maggio. La procura aveva sollecitato la misura dell’obbligo di dimora per i tre indagati.

“Dopo aver visto il disastro della Marmolada ho paura per il nostro futuro. Ho aderito a Ultima Generazione perché propone un cambiamento – ha dichiarato uno degli arrestati -, in particolare di fermare le emissioni di gas e puntare sulle energie rinnovabili”.

Tra gli attivisti e attiviste impegnati nel rivendicare giustizia climatica Simone Ficicchia, ventenne militante di Ultima Generazione a gennaio potrebbe subire “misure di sorveglianza speciale”,  previste dal codice antimafia per evitare che soggetti socialmente pericolosi commettano reati ma sempre più spesso imposte anche a militanti politici. Simone  è stato colpito da decine di denunce per le azioni dirette portate a termine nel 2022 in musei, strade e grandi eventi, come la prima della Scala di Milano, e per queste azioni pacifiche e non violente attuate per sensibilizzare l’opinione pubblica il 10 gennaio 2023 al tribunale di Milano sarà discussa la richiesta fatta dalla Questura di Pavia per imporgli la sorveglianza speciale perchè giudicato “soggetto socialmente pericoloso, denunciato e condannato più volte”, anche se non risulterebbero condanne a suo nome.

“La vernice è nulla rispetto ciò cui potremmo assistere tra pochi anni. Non è una minaccia. Noi non lanceremo mai bombe. Però quando sempre più cittadini perderanno il lavoro, la propria casa o un familiare a causa del clima estremo, non possiamo prevedere la reazione” scrive UG nel pomeriggio sui profili social.

Nella trasmissione ascoltiamo gli interventi di Laura attivista romana di UG che ha partecipato all’azione in Senato; Simone attivista pavese di UG, il 10 gennaio il Tribunale di Milano deve decidere per lui la sorveglianza speciale perche’ giudicato soggetto socialmente pericoloso; Gilberto Pagani avvocato di Simone; Ferdinando Cotugno giornalista curatore di Areale, una newsletter sul clima, di Ecotoni, un podcast sui boschi e autore del libro “Primavera ambientale” un libro sull’attivismo ambientalista; Valerio Renzi giornalista Fanpage che dal 30 dicembre propone un box che sarà dedicato ai cambiamenti climatici. “Sarà fisso sulla home page del giornale ed è per noi una scelta importante per dare costante attenzione e centralità alle questioni climatiche”. Ascolta o scarica

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