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Potenza: Procura contro i sindacalisti dello Slai-Cobas

Nella mattinata del 16 ottobre, gli agenti della digos si sono presentati nelle case dei dirigenti e di alcuni lavoratori iscritti e non iscritti allo slai cobas con mandati di perquisizione: hanno perquisito gli appartamenti, hanno perquisito le sedi sindacali e sequestrato i computer per ordine della procura di Potenza per presunti reati previsti dagli articoli 270bis e 272. Riteniamo questo fatto gravissimo e lesivo dei diritti dei lavoratori rappresentati dallo slai cobas per il sindacato di classe e di tutti i lavoratori in generale; un attacco deliberato alle libertà di esprimere le proprie opinioni contro qualsiasi governo che attacchi gli interessi dei lavoratori; contro chi lotta quotidianamente e fino in fondo per gli interessi della classe operaia, i giovani, le donne le cui condizioni vengono ogni giorno peggiorate dalle politiche antipopolari di questo governo. I dirigenti e i delegati insieme ai lavoratori denunceranno sin da subito ogni tentativo di impedire loro di esercitare i propri diritti fino in fondo, e in ogni città in cui siamo presenti ci mobiliteremo con assemblee, volantinaggi di denuncia con e tra gli operai, i lavoratori nei posti di lavoro, nelle fabbriche, nei quartieri popolari. Non ci lasceremo intimidire né tanto meno fermare nella nostra attività da iniziative che hanno il carattere di vere e proprie montature elaborate in chissà quali laboratori propri di quello che somiglia sempre più ad uno stato di polizia.
Slai Cobas per il sindacato di classe
Palermo/Taranto/Ravenna/Milano/Venezia/Bergamo

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