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Pavia: Violenza neofascista al presidio solidale per Ilaria Salis

Minacce e provocazioni neofasciste a Pavia durante il sit it per Ilaria Salis l’attivista antifà detenuta in Ungheria. «Ad alcuni hanno detto: sappiamo dove abiti»

di Silvio Puccio da La Provincia Pavese

Minacce, sputi e provocazioni fasciste agli attivisti in presidio per Ilaria Salis: è successo ieri pomeriggio in piazza della Vittoria a PVIA. Testa rasata e giubbotti neri, un gruppo di cinque uomini riconducibili alla galassia dell’estrema destra pavese si è lanciato verso il capannello composto anche da giovani universitari e liceali, riuniti sotto l’ombrello della Rete antifascista che ha organizzato la manifestazione: sembrava volgere alla conclusione senza tensioni.

«Hanno minacciato di picchiarci, ci hanno sputato e ad alcuni di noi hanno detto: sappiamo dove abiti» racconta Mauro Vanetti, attivista della Rete antifascista che ha indetto il presidio in solidarietà all’attivista e insegnante, prigioniera a Budapest da più di un anno in condizioni detentive che hanno destato più di una polemica. «Abbiamo riconosciuto diversi esponenti della galassia fascista cittadina. Sono arrivati molto vicini a noi minacciandoci di arrivare alle mani: erano anni che non capitava una cosa del genere in città».

L’intervento di polizia e carabinieri ha evitato che la provocazione degenerasse in violenza fisica. «Crediamo fosse un’azione preparata – aggiunge Vanetti – alcuni dei nostri attivisti hanno notato un loro piantone, che attendeva la formazione del presidio per fare cenno agli altri di intervenire».

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