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Parigi: di strumentalizzazione delle donne e propaganda razzista

A Parigi, un articolo del giornale cittadino “Le Parisien” , nell’ambito di una sorta di campagna di stigmatizzazione nei confronti dei rifugiati  afferma che il quartiere La Chapelle del 18° arrondissement sarebbe troppo pericoloso per le donne a causa della forte presenza di “immigrati” per le strade.
Le donne e gli abitanti del quartiere rispondono in un video: il problema non sono i rifugiati ma la vostra propaganda xenofoba!

 “Le Parisien” invoca maggior controllo dell’ordine pubblico in un quartiere dove già la presenza delle forze dell’ordine è costante, minacciosa, intimidatoria: tutto questo in nome della “sicurezza” della donna, che sarebbe in pericolo causa alta concentrazione di migranti per le vie di La Chapelle.
Rifiutiamo qualsiasi strumentalizzazione dei nostri corpi in nome di una propaganda fascista, xenofoba e razzista.
Le strade sicure le fanno le donne che le attraversano: fuori le guardie dai nostri quartieri!

Riportiamo di seguito il post della pagina “Relais transnazionale delle lotte – Relais transnational des louttes“:

A Parigi sono ancora i corpi delle donne ad essere usati come arma razzista ed islamofoba contro migranti e popolazione francese non-bianca.

Pochi giorni fa il giornale cittadino “Le Parisien” fa uscire un articolo terrificante in cui rivela che le donne non sono libere di spostarsi liberamente nel quartiere di La Chapelle. Sottoposte ad un costante rischio di violenze. Il giornale invoca chiaramente un maggior uso delle forze dell’ordine nel quartiere per proteggere la componente femminile.

Diciottesimo arrondissement, La Chapelle è un quartiere ad alta concentrazione di popolazione con origini nelle ex-colonie. Inoltre, è il principale snodo e punto di sosta per i migranti che hanno fatto domanda d’asilo nella capitale. La presenza della polizia è già fortissima: intimidatrice, violenta, vero elemento di rischio per chi cammina in quelle strade.

Non c’è voluto molto perché diversi gruppi di donne e uomini si ribellassero ad una descrizione raccapricciante e strumentale come quella proposta dal giornale: il sessismo, le aggressioni verbali e fisiche contro le donne, il machismo, sono problemi costanti e diffusi della metropoli parigina e di molte altre città.
Ma esporle in questo modo, additando direttamente i migranti ed una certa parte della popolazione come cause implicite del fenomeno, è ancora una volta un uso patriarcale e strumentale del corpo femminile.
Il quartiere non ha tardato a rispondere,
http://paris-luttes.info/les-habitantes-du-quartier-la-8195…

Fonte: paris-luttes.info

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