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No Tav: Arresti domiciliari per Nina, obbligo di dimora per Marianna

Si conclude così il primo episodio di una squallida vicenda che vede la magistratura torinese protagonista e diretta avversaria del movimento no tav. In attesa di accoglierle nuovamente nella loro terra non possiamo che tirare un amaro respiro dopo giorni di apprensione. Sicuramente la loro condizione migliorerà ma stiamo comunque parlando di una situazione grave in cui ancora una volta due donne sono ristrette nei loro movimenti, sorvegliate e messe alla gogna mediatica per essersi battute contro questo inutile e dannoso progetto.
fonte: notav.info

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