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Nel dl lavoro altri 14,5 milioni per le armi in Ucraina

Nel decreto Legge “Lavoro” approvato dal governo Meloni lo scorso 1° maggio vi è una norma che autorizza una spesa di 14,5 milioni di euro a favore dell’Agenzia Industrie Difesa.

In particolare, la spesa sarà suddivisa in 5,5 milioni per il 2023 e 9 milioni per il 2024.

Lo scopo: potenziare la filiera delle munizioni. La relazione tecnica e il servizio di bilancio del Senato spiegano che la misura “risponde alle conseguenze dell’aggressione russa all’Ucraina sul sistema produttivo e sul mercato degli armamenti, in particolare sul settore del munizionamento.  La guerra ha infatti prodotto l’esigenza di rafforzare la produzione per continuare a rispondere alle forniture alle forze armate ucraine, senza tuttavia sguarnire le riserve nazionali”.

Soldi che si vanno ad aggiungere agli 800 milioni di euro che, secondo le stime dell’Osservatorio Milex, rappresentano il costo per l’Italia dell’invio di armi in Ucraina.

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