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Napoli: Sgomberata l’occupazione abitativa in piazza Miraglia

“I reparti della celere in assetto antisommossa hanno fatto irruzione in piazza Miraglia in un palazzo di proprietà della confraternita dei servi di Gesù, abitato da qualche anno da famiglie, anziani e precari in emergenza abitativa. Senza mediazione di alcuna figura sociale la celere ha fatto irruzione nelle camere dove fra gli altri dormivano 10 minori, nove bambini sotto i dieci anni… L’azione ha incontrato la resistenza e la rabbia degli occupanti che da tempo si battono per una soluzione dignitosa al diritto al tetto, e subito dopo di tanti solidali che dal quartiere sono accorsi nella piazza. Ma ha portato comunque al distaccamento della corrente elettrica. Come si sa la legge Lupi con provvedimento odioso e persecutorio impedisce alle persone senza titolo abitativo, ai poveri, ai senza tetto, di allacciare autonomamente un contatore, cosi come nega la residenza, il diritto alla scuola, alla salute.
In un paese forte coi deboli e debole coi forti è stata quindi disposta con grande esibizione muscolare questa azione repressiva, mentre le procedure che prevedono la necessità di coinvolgere gli enti locali e di approntare un paracadute sociale a questi interventi sono state ignorate in primis dalla Questura… I fatti dicono che Napoli, una città del sud, diventa la prima città in Italia a subire la repressione verso chi occupa per emergenza abitativa nell’era di Matteo Salvini, un leader fascista e antimeridionale, al ministero dell’Interno.

Rispediamo al mittente i vergognosi tentativi di mettere sullo stesso piano la condizione sociale degli occupanti casa e gli interessi di un albergatore, Raffaele Iovine, pluri-inquisito per truffa al sistema sanitario nazionale e per riciclaggio del clan Polverino, che ora alimenta una campagna di stampa per lo sgombero della struttura su cui non possiede per altro nemmeno nessun vero titolo giuridico. (Semplicemente perchè l’affitto del suo albergo è aumentato e i suoi appetiti si sono spostati su questo immobile)..
Gli abitanti di piazza Miraglia. che consegnarono alla Curia e al Comune una petizione di oltre tremila firme in solidarietà con la loro condizione (che si intitola “Non di soli alberghi vive una città”) per sostenere la ricerca di una soluzione, resistono e resisteranno a qualunque sgombero senza un alternativa dignitosa al diritto alla casa! Ci chiediamo se i tanti attori coinvolti , dalla Curia, al Comune, alla Confraternita, alla magistratura, alla questura, alla prefettura, al Neapolis e a chi gli ha fatto da megafono sui giornali dormiranno sogni sereni stanotte.. perchè sicuramente bambini di tre, cinque, sei e sette anni non ci riusciranno.”

Dalla campagna per il diritto all’abitare “Magnammece o pesone”

da contropiano

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