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Napoli: Protesta contro la Nato. Cariche della polizia

Cariche della Polizia in assetto antisommossa si sono verificati nel tardo pomeriggio alla fine di via Toledo, nel centro di Napoli contro il corteo anti NATO

I giovani manifestanti hanno provato a oltrepassare il cordone di sicurezza per arrivare al teatro San Carlo, con l’obiettivo di contestare il concerto in programma per i 75 anni della Nato. Le cariche, durante i quali le forze di polizia hanno più volte usato i manganelli. “Otto manifestanti sono stati colpiti dai manganelli e di questi tre hanno riportato ferite alla testa e al viso.

“Attivisti disarmati oggi sono stati spinti, manganellati con violenza, bloccati dalle forze dell’ordine in assetto anti sommossa: i signori della guerra, per la Questura di Napoli e per il dispositivo di sicurezza imposto alla città, non devono essere disturbati da chi prova a dire che se si vogliono costruire processi di pace reali per prima cosa bisognerà fare tacere le armi“.

Riteniamo che la responsabilità politica delle manganellate contro studenti e studentesse sia tutta del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Permettere alla macchina di morte più grande della contemporaneità di godersi uno spettacolo teatrale in uno dei simboli della cultura della città, mentre nel mondo risuona il fragore delle bombe è per noi irricevibile e contradditorio per una città che si definisce di pace“, sostengono i manifestanti.

Tuttavia non ci arrenderemo e contro la guerra globale e gli scenari ad essa collegati che la Nato foraggia economicamente prima e politicamente poi torneremo nelle strade: il 19 aprile alle 09.30 a piazza Garibaldi ci sarà lo #StrikeforPalestine nell’ambito dello sciopero globale per il clima indetto da Fridays For Future, e in quella giornata andremo a dire ai ministri degli esteri – riuniti per l’ultima giornata di lavori del G7 sull’isola di Capri – che per la guerra ed i complici del genocidio in Palestina dalle nostre parti non c’è posto“, concludono.

È inaccettabile che la nostra città, simbolo di solidarietà attiva al popolo palestinese e a tutti i popoli oppressi del mondo, ospiti un evento di questo genere: sappiamo perfettamente che la Nato, l’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico, si rende primo attore di veri e propri scenari di guerra, con uno sdoganamento del linguaggio bellico preoccupantescrivono in un comunicato gli attivisti e le attiviste.

I manifestanti si sono poi diretti verso la sede occupata del rettorato della Federico II.

Radio Onda d’Urto na ha parlato della manifestazione con Irene del Collettivo Autonomo Universitario Ascolta o scarica

 

 

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