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Napoli: La violenza contro la povertà. La vendetta dei vigili urbani

La violenza contro la povertà. La brillante operazione dei vigili urbani del Comune di Napoli. In dieci per ammanettare due ragazzi africani. Sementa non c’è più ma evidentemente non cambia nulla
Via San Giacomo, accanto al Palazzo della Giunta comunale, ore 14 di un caldo pomeriggio di ottobre. Ieri.
Mi trovavo all’incrocio con Via Cervantes, stavo facendo un’intervista con un sindacalista. Storie di mare, di navi che viaggiano per il mondo e gente che ci muore sopra. Storie spesso di disperati. Mentre sono seduto sulla panchina alla mia destra sento urla e sirene. Pochi secondi e tre ragazzi africani sfrecciano correndo accanto a me. Mi porto sull’incrocio con Via San Giacomo. Vedo da lontano che i vigili urbani sono intenti in una di quelle brillanti operazioni contro i pericolossissimi ambulanti abusivi. Ragazzi aficani che vendono prodotti <> come si dice in gergo poliziesco. <> che tutti i napoletani comprano. Ed oggi ancor di più in virtù di una crisi che ha abbassato ai minimi storici il potere d’acquisto.
Corro verso la scena e contemporaneamente aziono la fotocamera dell’i-phone. Lo ammetto forse in altre occasioni o forse in altri tempi avrei preferito munirmi di qualcos’altro difronte a quella scena che mi si presentava davanti. La violenza contro la povertà. L’arroganza contro chi prova a sopravvivere. Ma quanti vigili sono? Sono cinque…no sette…forse dieci. Volanti irrompono nella strettissima Via San Giacomo e due ragazzi africani sono imobilizzati dagli agenti. Tutti in borghese con la pistola che traborda dalle cinture dei jeans. Giovani, con le manette in bella mostra e le palette in pugno. In quattro bloccano un ragazzo africano. Avrà avuto si e no vent’anni. Gli stringono le braccia dietro la schiena, lui resta fermo non reagisce. Gli piegano la schiena in avanti e lo conducono alle volanti. La gente si accalca intorno alla scena.
Ma quante volanti sono arrivate? Sono quattro volanti con al seguito due vigili motorizzati. Sirene accese e le urla dei ragazzi africani. Gli stessi quattro strattonano i ragazzi e li spingono nelle vetture. La gente intorno si chiede ma cosa è successo? Cosa hanno rubato?
Non hanno rubato nulla. O forse si…hanno rubato un pezzettino di mariciapiede a non si sa bene quale sultanato che adesso lo rivuole e manda gli agenti scelti a liberarlo. Hanno rubato un pezzettino di possibilità di sopravvivere. Il giorno precedente nelle stessa via, poliziotti e carabinieri si accalcavano dopo la rapina in una banca di Via Toledo. I rapinatori avevano lasciato nelle fogne alcuni sacchi d’oro proprio in Via San Giacomo. Qualcuno pensa ad un refrain del giorno prima.
No, sono solo immigrati che vendono borse.
Continuo a scattare le foto ed un vigile da lontano mi urla <>.
<> gli rispondo. Lui prova a strapparmi dalle mani l’i-phone. Lo scanso e riesco a sfuggire alla presa. Un’altro vigile prova a mettersi davanti all’obiettivo per impedirmi di fare le foto. Sono più grosso di lui e da piccolo quando giocavo a pallone facevo il difensore. Quelle “entrate di mestiere” sull’attaccante avversario fatte di movimenti di anca erano il mio piatto forte.
Un’altro ancora mi passa accanto, ha in mano la scarpa di uno dei ragazzi portati nelle volanti.
Tutto dura poco più di due minuti. Le volanti sfrecciano via.

Io ritorno dal sindacalista che stavo intervistando. Lo saluto e corro in redazione a portare le foto. Intanto i carosselli dei vigili urbani continuano per tutto il centro storico. Evidentemente cercavano gli altri, quelli che sono riusciti a scappare. Li trovo in Via Acton nei giardinetti, che prendono fiato dopo la corsa. Alcuni sono riusciti anche a salvare la merce.

Dopo qualche ora capisco che l’operazione in grande stile dei vigili urbani è la risposta <> all’aggressione da parte di un venditore ambulante ad una vigilessa qualche giorno fa a Materdei. Una sorta di <> per permettere evidentemente ai vigili di <> e di consumare la vendetta.

In serata sulla web Tv del Comune d Napoli appare un servizio. Le immagini sono quelle di Via San Giacomo. Ma non sono quelle che ha ripreso il mio i-phone. Si vedono volanti che vanno via, vigili intenti a porta via borse e sacchi. Nemmeno un immigrato nelle immagini. Appare evidente che era troppo scomodo far vedere come sono stati portati via. Troppo scomodo fare vedere la <> dei vigili urbani dopo l’aggressione alla malcapitata collega che ci auguriamo tutti si rimetta presto.
Mi ritornano alla mente le <> del generale Sementa. Il carabiniere capo dei vigili urbani che scatenò un’ondata di razzismo e tensioni sociali in città con le sue operazioni anti-immigrati, da Via Brin a Via Bologna, passando per i fermi degli immigrati sugli autobus.
Mi verrebbe da chiedere al nuovo capo dei vigili, il capo di gabinetto del sindaco de Magistris, Attilio Auricchio, come sia possibile che accada tutto questo. Ma le immagini della web tv del Comune di Napoli mi anticipano. Eccolo Auricchio all’incrocio tra Via San Giacomo e Via Toledo che monitora la situazione. Era a poco meno di 50 metri da dove mi trovavo io a scattare le foto.
Mi verrebbe da dire…<>
Già…<>
Anche Auricchio era un carbiniere….




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