Mimì Ercolano, sindacalista Si Cobas: «Ho mal di testa e una prognosi di 5 giorni. Siamo stati vittime di una reazione violenta, spropositata e inattesa, colpiti per aver tentato di affiggere uno striscione». Matteo Giardiello (Pap): «La Rai è la scorta mediatica di Israele». E la Rete pro Palestina: «Pretendiamo una televisione pubblica che non minacci la libertà di parola e non neghi il genocidio: oltre 100mila tra uccisi e feriti gravi, il 70% donne e bambini, come ha evidenziato la Corte Internazionale di Giustizia».

Pd, 5S e Avs ieri hanno chiesto un’informativa urgente al ministro Piantedosi mentre si moltiplicano le manifestazioni di protesta nei confronti della Rai: ieri a Trento e Firenze, giovedì prossimo a Bologna, sabato a Roma. Così la presidente Rai, Marinella Soldi, ieri ha fatto trapelare il suo «fortissimo disappunto» per la diffusione del comunicato dell’ad Sergio, «un’iniziativa non condivisa, frutto di mancanza di riflessione e di cautela». Ma subito è arrivata la censura di Gasparri: «Soldi ha torto e Sergio ha fatto bene». E Salvini: «Solidarietà umana e culturale a Sergio». FdI accusa «i violenti».