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Montpellier: aggressione fascista agli studenti in lotta contro la riforma Macron

A Montpellier gli studenti, che avevano occupato la facoltà di giurisprudenza contro la riforma dell’università voluta da Macron, sono stati aggrediti ieri sera da un gruppo di squadristi fascisti. 

Durante gli ultimi mesi, sono cresciute in tutta la Francia le assemblee e le mobilitazioni contro la riforma del sistema educativo voluta da Macron e dal suo governo. L’implementazione del programma “Parcours Sup” e la promulgazione della legge relativa a “l’Orientation et la Réussite des Étudiants” stanno promuovendo di fatto un processo vero e proprio processo di selezione all’università. Oltre ad accrescere le già profonde disuguaglianze sociali e a favorire ulteriormente le dinamiche elitarie che caratterizzano la società e il sistema educativo francese, a tutto ciò si aggiunge il continuo de-finanziamento dell’istruzione pubblica e l’attacco ai lavoratori pubblici di questo settore. Di fronte all’ulteriore duro attacco di Macron ai diritti di lavoratori, studenti, disoccupati, e in generale all’intero sistema di welfare, gli studenti dei licei e delle università hanno unito le loro forze, organizzandosi per protestare sia all’interno dei licei e delle facoltà che nelle strade e nelle piazze.

Ieri (22 marzo) Parigi è stata attraversata da tre cortei, molto partecipati, che sono confluiti unitariamente a Place de la Bastille: quello degli studenti, quello della funzione pubblica e quello dei ferrovieri, quest’ultimi scesi in piazza per contestare la riforma dello Statuto e la possibile privatizzazione della SNCF (Società Nazionale delle Ferrovie Francesi).

Al termine di questa grande giornata di mobilitazione generale e collettiva contro la selezione all’università e gli attacchi sociali di Macron, gli studenti della facoltà di diritto dell’Università di Montpellier sono stati brutalmente aggrediti da una milizia squadrista armata. Mentre gli studenti erano riuniti nell’anfiteatro dell’università, hanno fatto irruzione nella facoltà un gruppo, un commando di fascisti che ha dato il via a una furia di violenza inaudita e gratuita, con pugni e bastonate. Diversi studenti sono stati feriti e alcuni portati in ospedale a seguito dei traumi riportati. La prefettura parla dal canto suo di “scontri tra studenti” all’interno della facoltà, affermando che la polizia è intervenuta all’esterno come parte di una “perturbazione dell’ordine pubblico” e per farsi carico di tre feriti.

Gli studenti hanno organizzato per stamattina (23 marzo) un sit-in di fronte alla facoltà di giurisprudenza, nel centro della città. “Siamo qui per denunciare la violenza di questa notte e il fatto che la preside non abbia dato alcuna spiegazione” dice una giovane studentessa, che aggiunge “vogliamo sapere come è riuscito ad entrare questo commando, nonostante tutti gli ingressi erano controllati e noi siamo stati identificati con i documenti all’entrata”. In una dichiarazione, la Ligue des droits de l’Homme de Montpellier chiede alla preside della facoltà di giurisprudenza di Montpellier “di spiegare l’intervento di uomini incappucciati e armati, insieme agli agenti di sicurezza della facoltà, per bloccare e cacciare con la violenza un incontro collettivo di studenti universitari dentro la facoltà”.

Uno studente presente sulla scena riporta quanto accaduto: “La facoltà di diritto di Montpellier era occupata dagli studenti. Eravamo ancora in cinquanta. Dei ragazzi, una decina, vestiti di nero e incappucciati, con bastoni e pezzi di pallet, sono entrati all’interno. Non hanno parlato. Hanno fatto uscire tutti fuori, colpendoli e picchiandoli completamente indifesi, trascinandoli per terra. […] Era presente la Preside della facoltà di giurisprudenza. L’ho visto aprire la porta a questi uomini. Ho visto chiudere le porte della facoltà, con dentro quegli uomini. […] Ho visto un’amica a terra, sanguinante, con il cancello che si chiudeva sulle sue gambe. […] La preside della facoltà – lo dico perché l’ho visto – ha mostrato a questi uomini, di cui non aveva alcuna paura, i “bersagli” da colpire”. Questo gruppo armato ha ricevuto dunque il supporto logistico dell’amministrazione universitaria. Dopo aver mandato la polizia a reprimere le manifestazioni giovanili con estrema violenza, sta emergendo una nuova forma di repressione: l’uso delle milizie para-fasciste per terrorizzare tutti coloro che lottano.

Queste intimidazioni fasciste non ci faranno ritirare. Dai tanti gruppi di studenti e giovani, organizzati e attivi sul fronte della protesta politica e sociale, e dalle assemblee delle facoltà che sono ancora occupate, arriva un unico messaggio: “Organizziamo la nostra autodifesa. Solidarietà con gli studenti di Montpellier!”.

Andrea Mencarelli

Consulta i Video pubblicati da: Montpellier Poing Info

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