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L’odio degli oppressori ci rese schiavi di un mostro chiamato carcere.

Contributo  al dibattito per la costruzione di un movimento antipenale e abolizionista di Edmond, autore del libro “Mi chiamano sbandato” (edizione Galeone), del blog Matricola1312 e dell’ autoproduzione “Ho innalzato sogni più alti de ste mura”.

Un filosofo diceva che il fanatismo è l’unica virtù che possiedono i deboli. Siamo davvero sicuri di voler metterci in mano a dei deboli sanguinari e populisti che sentono il bisogno di strapunire il punito solo per deliri di onnipotenza, siete sicuri di volere questo?

Togliere l’alternativa di un cambiamento a mio dire, è come togliere l’illusione che il carcere sia mai servito a qualcosa, oltre che a nascondere il disagio foraggiato, proprio da chi in alto ci sta punendo ed indicando. Ma non per questo non mi schiererò a favore di chi combatte perché le pene alternative restino. Se non puoi salvarli come vuoi, aiutali come puoi.

E voi aiutate voi stessi a capire che nel gioco nell’odio chi ci rimette è sempre chi vive nel gradino più basso, ed è troppo stupido sentirsi sicuri nelle braccia di folli demagoghi pieno d’odio.

Non è la vendetta che ci aiuterà ad essere uomini, non è odiando il possibile attribuendogli tutte le colpe che domani mattina ci sveglieremo più puliti.

Domani mattina vi sveglierete sporchi, sporchi come le gabbie che blindate senza alternativa nascondendo chi in realtà è molto più simile a voi di chi stupidamente seguite; perché la giustizia che non conosce perdono e umanità è solo putrida vendetta di uomini incapaci d’amare.

Se vuoi essere giusto impara ad amare, a guardare con il cuore, ed allora si che potrai davvero giudicare, ma la giustizia è morta, l’amore pure e voi continuerete ad odiare più di quanto a noi resti da soffrire. O sbaglio? Spero di sbagliarmi; un saluto da un uomo che troppe volte è stato recluso da uomini che non sono coscienti delle loro prigioni, che sono peggiori delle mie, che sono nel cuore. io sono un prigioniero che ha imparato ad amare e voi?

Al di là della personalità dell’accusato, i giudici vogliono distrugge la verità che incarna. (Girard)

E incarno l’odio e in più il mio dramma

incarno e scarno il mio disagio

e incarno amore e questo inganna perché l’amore è loro ostaggio.

E sono vero quando scrivo

ma son matita e loro gomma

e allora prendo il sangue e incido incido sogno su una tomba.

La tomba della mia libertà

la lapide che il sistema ha inaugurato

guardami stronzo sono ancora qua

anche se alla fine resto come tu mi vuoi:

EMARGINATO

Vostro

Edmond

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