Dal 24 luglio 2015 i territori curdi del sud est Turco sono sotto l’attacco delle forze di sicurezze turche. Gli attacchi non sono rivolti solo contro le forze della guerriglia ma a subire è in gran parte la popolazione civile: i villaggi, le città, i boschi e addirittura i cimiteri non vengono risparmiati.
Questa guerra è stata voluta dal presidente della Repubblica di Turchia Recep Tayip Erdoğan per ridare la maggioranza al suo partito, l’AKP. Erdoğan non ha accettato il risultato delle elezioni dello scorso giugno ed il 1 novembre scorso si sono tenute le nuove elezioni, in un clima di guerra e intimidazioni.
Con l`oppressione e la prepotenza ha fatto sì che il suo partito ottenesse la maggioranza. Adesso per sostenere la propria presidenza sta rendendo la situazione ancora più tesa e per proseguire nel suo disegno di diventare “sultano” sta intensificando la guerra.
A Silvan in provincia di Diyarbakır da 9 giorni vige il coprifuoco totale e i militari e le forze speciali stanno attaccando la città senza tregua. Finora sono stati uccisi 10 civili e centinaia sono le case e luoghi di lavoro che sono stati distrutti e bruciati. I viali e le strade che circondano la città sono occupati da veicoli blindati e carri armati.
Quello che sta succedendo ora a Silvan è già successo nelle settimane e nei mesi scorsi a Cizre, Gever (Yüksekova), Silopi, Diyarbakır, Varto, Şırnak e in tanti altri centri abitati. Quello che sta accadendo è una vera e propria guerra.
Questi attacchi sono la risposta alla volontà del popolo del Kurdistan di autogovernarsi nei propri territori. L’unica colpa del popolo kurdo è la richiesta del diritto ad un vita libera non accettando le politiche di oppressione, negazione, distruzione e assimilazione imposte dallo Stato turco.
Il Kurdistan e tutto il popolo kurdo sono sotto attacco e la popolazione di Silvan sta resistendo per la libertà e per la dignità eroicamente come accaduto durante la resistenza di Kobane.
Facciamo appello a tutto il nostro popolo in ogni parte del mondo a sostenere la resistenza di Silvan e la resistenza dei popoli del Kurdistan.
Facciamo appello all`opinione pubblica internazionale, a tutti coloro che hanno una coscienza democratica e a tutte le forze democratiche a prendere atto della situazione e a sostenere la resistenza del Kurdistan. Invitiamo tutte le organizzazioni e i singoli ovunque nel mondo a protestare in ogni sede contro questi attacchi che sono un crimine contro l’umanità e a chiedere giustizia per il popolo curdo.
Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia
UIKI Onlus
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