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Lettera di Davide Rosci ai partecipanti alla manifestazione "Complici e Solidali"

Fratelli Antifascisti, Compagne e Compagni,

vi scrivo questa lettera per chiedere a voi tutti che questa manifestazione non venga ricordata come una semplice mobilitazione di piazza, ma che sabato 9 febbraio 2013, in una piccola cittadina come quella di Teramo, si sono ritrovati sotto un’unica bandiera decine di movimenti per dar vita ad una nuova resistenza.

Si questa è la mia speranza, quella che inizi una nuova resistenza popolare che sconfigga i 2 nostri nemici giurati: il Fascismo e la Repressione.


Non possiamo continuare a stare in silenzio e accettarli passivamente, è ora di reagire.

E il primo passo da fare è quello di organizzarci dal basso per dare vita ad una nuova resistenza, per spazzare via quello che rimane nel nostro ordinamento giuridico di quel periodo infame e che argini la deriva repressiva che quotidianamente viviamo nelle piazze e dinanzi le fabbriche.

Non c’è più tempo da perdere! E’ ora di chiedere con forza che le leggi che quel figlio di puxxana di Mussolini fece emanare e contro le quali si batterono i valorosi partigiani, vengano definitivamente cancellate.

E’ arrivata l’ora soprattutto di arginare questa deriva inarrestabile che alcuni chiamano Mala Polizia, ma che io chiamo routine, che vede, da una parte operai in lotta caricati a freddo e arresti gratuiti per i nostri fratelli No Tav, dall’altra coperture e depistaggi per gli autori della macelleria messicana di Genova e pene del cazzo o assoluzioni a coloro che lasciarono Paolo Scaroni in fin di vita in quel di Verona e che uccisero Federico Aldrovandi a Ferrara.

Non può e non deve continuare tutto ciò , quindi ci vuole una nuova resistenza che pretenda con i fatti e non a parole, l’introduzione dei numeri identificativi per le Forze dell’Ordine, l’istituzione del reato di tortura e la creazione di una commissione permanente e indipendente che vigili sull’operato di polizia e carabinieri.

Ma riusciremo mai ad ottenere qualcosa se ci impegneremo come singoli? No!

Però è innegabile che siamo in molti a pensarla in questo modo e il potenziale che abbiamo davanti è devastante. Non gettiamolo nel cesso.

Quindi chiedo a voi tutti che proprio in questa piazza vengano messe le basi per la nascita di un movimento unitario contro la repressione e il fascismo!

Un movimento nazionale composto da tante sezioni quante sono le regioni italiane e che sappia relazionarsi sulla rete con tutte le realtà territoriali.

Un movimento che si concentri sugli obbiettivi che ci accomunano e che lasci fuori le tante differenze che ci dividono.

Un movimento che risponda a coloro che voglio zittirci, con manifestazioni a cadenza mensile ora in una regione d’Italia e ora in un’altra .

Un movimento in movimento che sia determinato, così come lo sono state le famiglie dei compianti Cucchi, Uva, Aldrovandi, Bianzino, Lonzi e molti altri, nel cercare la verità negli abusi di potere.

Per troppi anni siamo stati in silenzio ad aspettare che altri si prodigassero per noi, è arrivato il momento di riprenderci il futuro è arrivato il momento di unire le nostre forze e spazzare via Repressione e Fascismo dalle strade e dai palazzi!

E SE PENSANO DI FERMARCI CON UNA DENUNCIA O UN ARRESTO SBATTERANNO MALE!

Un popolo che lotta è un popolo vivo!

A pugno chiuso!

Davide

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