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L’esercito turco continua i bombardamenti in Rojava

L’esercito turco durante la sua occupazione sta bombardando diversi villaggi nel cantone di Afrin, in Rojava, come parte della guerra dispiegata a tutto campo contro il popolo curdo e la sua lotta.

Da due giorni l’esercito turco sta attaccando Firfirk, Qere Baba, Heşreki Tepesi, Mosako, Bınirk, Meydan Ekbes e i villaggi di Şenkliye nel distretto Raco, ad Afrin, insieme ai villaggi di Çeqela Jorin (Upper Çeqela) e Mele Xelil nel distretto di Şiye.

L’aggressione con artiglieria pesante dell’esercito turco si è allargata la scorsa notte e ha preso di mira il villaggio Heman, anche questo situato nei circondari di Afrin.

Le truppe turche hanno lanciato questo attacco con carri armati e con spari alle 23:30 della notte scorsa. Durante l’aggressione, continuata sino alla mattina, più di 20 colpi di cannone hanno colpito il villaggio di Heman.

L’esercito turco continua a colpire la libertà di espressione e l’informazione libera del Rojava

In seguito agli attacchi del 24 Aprile che hanno preso di mira la radio “Voce del Rojava” e le stazioni radio di Qereçok e Shengal, anche l’edificio della stazione radio di Afrin FM, nel distretto di Şiye, è stata colpita nell’ultima ondata di attacchi. La radio ha sospeso i programmi a causa dei continui spari.
Nel frattempo, l’esercito turco sta utilizzando altri 5 carri armati e 3 veicoli corazzati attorno al villaggio di Kirdo, a Bibile, un altro distretto di Afrin.

Duran Kalkan del PKK ha affermato che gli attacchi della Turchia contro il Rojava e Shengal del 25 aprile erano “privi di principi e immorali”, una dichiarazione di guerra, e hanno dato a YPG-YPJ e YBŞ il diritto di combattere contro l’esercito turco ovunque.

Il componente del Comitato Esecutivo del PKK Duran Kalkan ha commentato gli attacchi dello Stato turco in Rojava e a Shengal nell’ambito di un programma sua News Channel.

Kalkan ha detto che gli attacchi al Rojava e a Shengal del 25 aprile erano “privi di principi e immorali”. Kalkan ha detto che gli attacchi sono collegati sia alla storia sia alle politiche attuali e ha messo in evidenza che l’attacco a Shengal è stato fatto in modo da coincidere con l’anniversario del Genocidio degli Armeni, Siriaci e Curdi che è iniziato il 24 aprile 1915.

Ha sottolineato che gli attacchi sono una dichiarazione di guerra e hanno dato a YPG-YPJ e YBŞ il diritto di combattere contro l’esercito turco ovunque.

La Turchia è entrata direttamente in guerra in Iraq e in Siria

Kalkan ha detto che con gli attacchi a Shengal e al Rojava, la Turchia è entrata in modo diretto nella guerra in Iraq e in Siria e ha aggiunto: “L’invasione di Jarablus e Bab aveva già messo tutte le forze democratiche siriane in conflitto con la Turchia. Questi attacchi hanno fatto entrare la Turchia direttamente nella guerra in Siria e in Iraq.”

Stannno cercando di proteggere e di salvare ISIS

Kalkan ha affermato che nel momento in cui ISIS è quasi sconfitto a Raqqa e Mosul, lo Stato turco sta cercando di proteggere ISIS e ha proseguito: “Ora chi può dire che AKP e MHP sono distinti da ISIS? Stanno cercando di salvarli e proteggerli.”

IL  KDP ha permesso gli attacchi

Kalkan ha messo in evidenza che Erdoğan è un nemico dei curdi e che attaccherà anche se si tratta di peshmerga. Ha protestato contro il fatto che il KDP ha permesso allo Stato turco di attaccare e ha chiesto: “Qualcuno non si chiederà se il KDP ha permesso ai jet da guerra turchi di bombardare Shengal per fare in modo che PKK se ne vada?”

Kalkan ha detto che Tayyip Erdoğan e Devlet Bahçeli sono stati incoraggiati dal KDP nel compiere questi attacchi.

I deboli attaccano perchè hanno paura di cadere

Kalkan ha detto che Erdoğan è nel suo momento più debole in tutti di suoi 15 anni di potere e ha aggiunto che ha compiuto questi attacchi perché teme di cadere.

Ha detto: “L’amministrazione di Tayyip Erdoğan e Devlet Bahçeli è al suo momento storico di maggiore debolezza. Non è rimasta alcuna Repubblica di Turchia. C’è solo la banda di Tayyip Erdoğan. Non hanno attaccato perché sono forti, attaccano perché sono deboli e temono di cadere.”

Coloro che oggi abbandonano Shengal al fascismo, domani abbandoneranno Hewler (Erbil)

Kalkan ha invitato il KDP a mettere in discussione la propria linea di pensiero e detto che chi abbandona Shengal al fascismo oggi, domani abbandoneranno Hewler (Erbil). Kalkan si è rivolto al KDP e ha detto: “Dichiareranno uno Stato curdo sotto attacco da parte dello Stato turco? E Shengal sarà parte di questo Stato? Se è così, secondo la logica del KDP tutto il Bakurê Kurdistan (nord) dovrebbe essere libero. Lì possono vivere agevolmente, sotto braccio con l’AKP.”

Questo è un nuovo inizio, le potenze internazionali devono chiarire la loro posizione

Kalkan ha parlato di un nuovo inizio e ha detto che niente sarà più lo stesso. Invitando tutti a chiarire le proprie posizioni, Kalkan ha detto: “Questo è un nuovo inizio. Niente sarà più come prima. Questa è stata davvero la fine di un’epoca. Il tempo dello stallo, dell’ambiguità, del gioco su più tavoli è finito. Non può più essere uguale a prima. Gli USA, l’UE, la Russia, l’Iran, il KDP chiariranno tutti le loro posizioni. Tutto il Medio Oriente lo farà: da che parte stanno?”

Questa è una dichiarazione di guerra

Kalkan ha definito gli attacchi della Turchia una “dichiarazione di guerra” e ha proseguito: “È stata dichiarata guerra alla Siria democratica. È stata dichiarata guerra all’Iraq democratico. È stata dichiarata guerra a Shengal democratico e autonomo. Ora l’esercito turco è in guerra con le forze delle YBŞ e delle YPG-YPJ. Questa è guerra. Sono stati colpiti i quartieri generali. Questo non è una cosa qualsiasi. Le forze impegnate a liberare Raqqa da ISIS sono state colpite alle spalle. Questa non è una situazione semplice. È una dichiarazione di guerra. Ora l’esercito turco e lo Stat turco sono nel mezzo della guerra in Iraq, della guerra in Siria, della guerra in Medio Oriente e della Terza Guerra Mondiale.”

Kalkan ha sottolineato che secondo la legalità internazionale, le forze delle YPG-YPJ e YBŞ ora hanno il diritto di combattere l’esercito turco ovunque.

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