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Latina: Verbale di arresto falso, condannati due carabinieri

Condannati questa mattina due dei tre carabinieri indagati, a vario titolo, per falsità in atto pubblico e calunnia, dopo la denuncia presentata dalla famiglia di un giovane di Lenola, accusati di aver falsificato un verbale di arresto di un minorenne.
Secondo i militari, il ragazzino sarebbe stato coinvolto in uno scambio di hashish: dal verbale di arresto, infatti, al 16enne sarebbe stato attribuito il possesso di un etto di droga. Diversa la versione della vittima e dell’accusa: lo stupefacente sarebbe stato sequestrato a casa di un altro soggetto.
Per il minorenne, quindi, l’arresto non sarebbe potuto avvenire senza la flagranza di reato e sarebbe dovuto quantomeno scattare per l’altro giovane. Assolto per non aver commesso il fatto il maresciallo Biagio Di Iorio, difeso dall’avvocato Giulio Mastrobattista: secondo il giudice per le udienze preliminari Tiziana Coccoluto sarebbe estraneo ai fatti, non avendo partecipato al blitz. Condannato a due anni, invece, Ciro Paglino, a un anno e due mesi Antonio Bizzarro. Nel collegio difensivo anche gli avvocati Gaetano Marino,Vincenzo Macari e Francesco Bruno. Per la parte civile l’avvocato Franco Spirito.

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