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La Palestina accende le università degli Usa

Dopo le retate alla Columbia si agitano Nyu, Yale, Mit. Proteste da Berkeley al Cal Polytechnic, richiesta la Guardia Nazionale. Gli arresti a centinaia non fermano le manifestazioni per la Palestina nelle università Usa, anzi sembrano provocarne l’allargamento a sempre nuovi campus.

di Federico Giusti

Oltre 100 manifestanti per la Palestina arrestati in un Campus universitario americano, decine di studenti e studentesse sospesi sine die dalle lezioni, organizzazioni studentesche messe al bando, tra le quali alcune ebraiche, professori e ricercatori invitati a non prendere parola o sospesi dallo stipendio.

Sta avvenendo in quello che impropriamente viene presentato come il paese culla della democrazia, accampamenti di protesta contro il sostegno Usa ad Israele smantellati da ingenti dispositivi di forze dell’ordine, schedature di massa e esclusione della agibilità democratica di associazioni e gruppi, questa è la risposta dell’Amministrazione Biden alle proteste dilaganti contro il genocidio del popolo palestinese.

A seguito della repressione, centinaia di professori della Columbia University hanno inscenato uno sciopero spontaneo per protestare contro la repressione degli studenti. I manifestanti si sono radunati sul prato di fronte all’accampamento di protesta, l’amministrazione universitaria ha annunciato intanto che sposterà tutte le lezioni online fino alla fine del semestre primaverile, il 29 aprile proprio per tacitare le proteste.

Solo pochi giorni or sono la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti votato a favore di 95 miliardi di dollari di finanziamenti militari supplementari: 61 miliardi di dollari per la guerra per procura USA-NATO contro la Russia in Ucraina; 26 miliardi di dollari per armare Israele, 8 miliardi di dollari per costruire Taiwan come base di guerra contro la Cina.

Che dire poi del disegno di legge anti-TikTok, il cui intento è chiudere un’app utilizzata da 170 milioni di persone, cancellare insomma informazioni censurate dai media corporativi americani a conferma che  la guerra imperialista è incompatibile con la democrazia e la libertà

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Una corrispondenza di Radio Onda Rossa  dalla Columbia University di New York dove nelle ultime due settimane la mobilitazione per lo stop al genocidio a Gaza e per il disinvestimento dell’ateneo nelle istituzioni israeliane si è infiammata ed ha coinvolto anche altre università, nonostante la repressione estremamente vuiolenta e gli arresti, studenti sono accampati dentro l’ateneo e fuori cresce la presenza. Ascolta o Scarica

Una valutazione a Radio Onda d’Urto sul contesto in cui si sviluppano le lotte studentesche negli USA di Mario Maffi, già docente di cultura anglo-americana all’università statale di Milano. Ascolta o scarica

 

 

 

 

 

 

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