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I Magistrati Catanesi al servizio della repressione!. Denunciati tredici tra militanti e simpatizzanti del CPO Experia, di Officina Rebelde, del Csa Auro.

Tredici tra militanti e simpatizzanti del CPO sono accusati di invasione, apologia di reato e perfino di “radunata sediziosa” per un sit-in a favore del centro. Intanto si continua con le iniziative di sostegno e informazione in vista del consiglio comunale straordinario sull’argomento che si terrà stasera. Nei giorni scorsi sono stati notificati a tredici tra militanti e simpatizzanti del CPO Experia, di Officina Rebelde, del Csa Auro. tre procedimenti penali differenti: riguardano lo sgombero del 30 ottobre, la più recente occupazione del cinema Minerva e un sit-in del 5 dicembre in sostegno dell’operato del centro popolare.
«Le notifiche per i tre procedimenti sono arrivate nello stesso giorno», ha specificato Luigi Marino, del CPO. «Non hanno riguardato soltanto alcuni membri del comitato di gestione dell’Experia, ma anche individui esterni, sostenitori, e perfino un militante di Officina Rebelde. I reati contestati vanno da oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale alla radunata sediziosa, passando per l’apologia di reato, l’invasione e l’istigazione a delinquere». Come si può leggere in un documento consegnato ai giornalisti lunedì mattina, durante una conferenza stampa, secondo gli occupanti ciò che i magistrati vorrebbero mettere sotto accusa «sono le lotte di questi mesi, e la solidarietà che si è sviluppata in seguito al violento sgombero».
«Per questa ragione», ha sottolineato Marino, «intendiamo continuare con le nostre azioni dimostrative». È stato prodotto un elenco di tredici luoghi, tra aree archeologiche scarsamente utilizzate o abbandonate al degrado ed edifici privati affittati dal Comune, che saranno oggetto delle prossime iniziative organizzate dal comitato di difesa del centro popolare Experia, di concerto col Comitato Antico Corso. «Sarà un percorso itinerante e di denuncia – ha proseguito Marino – atto ad individuare alcuni luoghi simbolici che verranno riportati all’attenzione del quartiere e, più in generale, di tutta la città. Stiamo lavorando anche sotto il punto di vista artistico e creativo. Inoltre, realizzeremo una ricostruzione storico-fotografica di cos’era il quartiere Antico Corso, ricordando che su di esso insistevano le mura della città, e che a pochi passi c’era un lago, il lago di Nicito, e una serie di porte d’accesso a Catania, ora andate perdute».



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