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Genova G8: Iniziato processo d’appello per le violenze alla caserma Bolzaneto

Escono di scena due imputati del processo per i soprusi e le violenze nella caserma di Bolzaneto durante il G8. Si tratta dei sottufficiali della polizia Giuseppe Fornasiere e Massimo Salamone, assolti in primo grado e nei confronti dei quali nessuno – non la pubblica accusa, tantomeno le parti civili – ha presentato appello. La sentenza di assoluzione passa quindi definitivamente in giudicato. Gli imputati nel secondo grado del procedimento, la cui prima udienza si è tenuta ieri, scendono quindi a 42: sono funzionari di polizia, agenti, generali e uomini della penitenziaria, ufficiali e militari dell´Arma, medici che nei giorni del vertice internazionale prestarono servizio nel “centro di temporanea detenzione”.I pubblici ministeri Patrizia Petruziello e Vittorio Ranieri Miniati hanno rinunciato ad appellare la assoluzione di altri tre imputati, il generale Oronzo D´Oria, Egidio Nurchis e Francesco Tolomeo, ma in questo causo l´appello è arrivato dalle parti civili: saranno processati come tutti gli altri.Ieri mattina sono state risolte alcune eccezioni presentate dai legali, ed è quindi cominciata la relazione riassuntiva di Roberto Settembre, uno dei tre giudici della seconda sezione. La relazione proseguirà domani. Martedì e giovedì prossimi, 27 e 29 ottobre, parleranno i due pubblici ministeri titolari dell´inchiesta, Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati. Poi toccherà alle parti civili e infine alle difese degli imputati. Il presidente del collegio, Maria Rosaria D´Angelo, ha fissato orientativamente come ultima udienza quella del 14 gennaio 2010. E´ lecito attendersi la sentenza entro la fine dello stesso mese.La sera del 14 luglio 2008, Renato Delucchi aveva letto la sentenza di condanna nei confronti di 15 dei 45 imputati: ventitré anni e nove mesi complessivi di reclusione, meno di un terzo rispetto a quei 76 anni, 4 mesi e 20 giorni chiesti simbolicamente dalla pubblica accusa. Il tribunale aveva riconosciuto la responsabilità per «tortura» – reato non disciplinato dal nostro codice – di un imputato, l´ispettore della polizia Biagio Gugliotta, condannato a 5 anni di reclusione. Alessandro Perugini, che nel 2001 era il numero 2 della Digos genovese, era stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione: nei giorni del G8 era il funzionario più alto in grado tra quelli in servizio a Bolzaneto.
fonte: La Repubblica

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