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Genova: Dirigente scolastica scrive alla lavagna i nomi degli studenti "clandestini"

Un giorno è entrata in aula la preside, ha preso un gessetto e si è messa a scrivere sulla lavagna un elenco di alunni. Ha fatto lo stesso in tutte le classi e nelle tre scuole del plesso, e quando non tracciava la sua lista era perché pronunciava ad alta voce i nomi degli studenti. Nomi di origine straniera. Nomi di presunti, futuri clandestini. Di prossimi fuorilegge. Nomi di ragazzi che nel corso dell´anno scolastico avrebbero compiuto il diciottesimo anno di età, e che non avevano chiarito la loro posizione ai sensi del futuro permesso di soggiorno. Perché in Italia si può diventare degli irregolari per quello che si è, non per quello che si fa: basta raggiungere la maggiore età e avere dei genitori privi di permesso, o peggio ancora residenti in una casa troppo piccola, o titolari di un reddito considerato insufficiente. Prudente e precisa, la preside ? Rosanna Cipollina – ha redatto una sconcertante lista degli studenti «a rischio». E in qualche modo l´ha resa pubblica. Si è giustificata sostenendo di aver scritto quei nomi sulla lavagna perché temeva altrimenti di sbagliarne la pronuncia, e che quello era semplicemente un invito a presentare al più presto i relativi documenti in segreteria. Cosa che gli studenti hanno fatto puntualmente nei giorni successivi, ribadendo la loro «regolare» presenza sul territorio italiano. E´ successo nell´istituto professionale per il commercio Casaregis, a Sampierdarena, nelle altre due strutture scolastiche accorpate, l´istituto tecnico industriale Galilei e l´Einaudi. Diversi insegnanti hanno sottoscritto indignati una lettera, trasmessa al provveditore agli studi e alla stessa preside. Abbiamo provato a contattarla, ma non c´è stato nulla da fare. Ci sono purtroppo buone ragioni per credere che questa storia non finisca qui. L´inedito episodio, accaduto nei mesi scorsi, è tornato sulla bocca di molti in questi giorni in cui il Parlamento legifera sul reato di clandestinità. Lo ha ricordato anche Paolo Quatrida, segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza: sono decine gli studenti di origine straniera che frequentano le superiori genovesi e compiono i diciott´anni nel corso di questo anno scolastico. Rischiano di finire tutti in una ignobile lista di proscrizione? «Un problema grave, una storia orribile», dice Quatrida. I minori extracomunitari non hanno bisogno di un permesso di soggiorno. «In genere gli istituti, quando raggiungono la maggiore età, fanno finta di niente: non vanno a verificare se gli studenti diventeranno automaticamente ?regolari´. La questione diventa però inevitabile quando i ragazzi sostengono l´esame di maturità. In passato si è aggirato il problema grazie a visti temporanei. Di questi tempi, però, può accadere qualsiasi cosa. Anche che si scrivano dei nomi su di una lavagna».
fonte: La Repubblica

Comments ( 4 )

  • e la legge sulla privacy questa infame non la conosce? Sulla inviolabilità dei dati sensibili? Nessuna l’ha denunciata?

  • Temo che l’Italia stia diventando sempre di più un paese ingovernabile, in cui il raziocinio ed il buon senso vengono sempre più abbandonati. Del resto non credo che nel resto del mondo sia meglio…

  • Anonymous

    Ha fatto bene!

  • Anonymous

    Io lavoro in quella scuola, non ero presente ma é tutto vero! Ha fatto il giro di alcune classi segnando alla lavagna davanti a tutti gli alunni presenti chi era e chi non era in regola, violando non soltanto la privacy, ma mettendo a repentaglio l’incolumità delle e degli interessati, che temono episodi di bullismo! Già ci sono stati sotto la scuola, da parte di un gruppo di ragazze, e nonostante i genitori dell’alunna fossero venuti a parlarne con un fiduciario non fu detto nulla al consiglio di classe e le bulle (della stessa classe) continuarono anche dopo, fino a che un giorno a 150 metri dalla scuola (quindi non di competenza) hanno riempito di botte la ragazza, finita all’ospedale per diverso tempo,la ragazza extracumunitaria (dell’est) ha poi fatto ritorno per due lezioni, e non è mai più tornata… Poichè non ci sono gli strumenti, per prendere provvedimenti in quella scuola, la Dirigente, ad una riunione straordinaria per motivi disciplinari, si permise di dire… note sul registro, ne date troppe, non servono,non mettetene più tanto è inutile..Saluti!

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