Due compagni arrestati durante il corteo di Venaria contro il G7 sul lavoro: la vendetta poliziesca dopo l’assalto alla zona rossa.
Due compagni sono stati tradotti in carcere al termine di questa giornata conclusiva di mobilitazione contro il summit sul lavoro tenutosi a Venaria, alle porte di Torino.
Si tratta di Andrea, storico compagno del csoa Askatasuna, e di Antony, un giovane di Pesaro.
Antony è stato fermato da alcuni agenti della digos al termine dell’assalto alla zona rossa, poco prima che il corteo riprendesse il percorso per tornare a Torino. Andrea è stato invece fermato a corteo concluso, mentre rientrava a Bussoleno (dove abita e lavora) con l’accusa di aver colpito un poliziotto mentre cercava di liberare un manifestante bloccato dalle forze dell’ordine. L’arresto di Andrea in flagranza differita è una delle tante vergogne della repressione del dissenso e delle lotte inaspritasi con l’approvazione del decreto Minniti
Già nelle ore immediatamente successive alla manifestazione si è levato il rituale coro delle voci della politica a solidarietà all’operato delle forze dell’ordine, tra le quali non è mancata quella della sindaca pentastellata di Torino, Chiara Appendino.
Entrambi i compagni sono stati tradotti al carcere torinese delle Vallette. Nelle prossime ore si avranno informazioni più dettagliate sulle accuse a loro carico e sulla loro situazione. Nel frattempo domenica ci sarà una prima iniziativa di solidarietà: appuntamento alle 18 sotto il carcere delle Vallette per portare un saluto a Andrea e Antony e chiederne l’immediata liberazione.
Andrea e Antony liberi subito!!
da InfoAut
******
comunicato dello Spazio Popolare “MalArlevèt” Pesaro
+++ ANTHO LIBERO! LIBERI TUTTI – CONTRO IL G7 E LE SUE POLITICHE ANTIPOPOLARI +++
Oggi durante le proteste contro il g7 su lavoro, innovazione e industria migliaia di persone sono scese in piazza per opporsi all’ennesimo girotondo di Ministri e capi di Stato che, rinchiusi dentro a un palazzo, decidono come imporre sulle nostre vite ulteriori negazioni di diritti e riorganizzazione del mercato del lavoro, il tutto a discapito di giovani lavoratori e lavoratrici che dalla precarizzazione del mondo del lavoro ne hanno tutto da perdere. Tirocini, garanzia giovani, contratti in grigio e ricatti padronali: questo ciò che ci impongono mentre i pochi si ingrassano e si riempiono le tasche, blindano città, ci impongono misure di austerità e ricatti.
Al corteo di oggi anche un nostro compagno è stato fermato durante l’ultima carica di polizia mentre un flusso di tantissime persone si dirigeva per assediare il palazzo dove si teneva il G7.
Tutta la nostra solidarietà va anche ad Andrea, fermato in serata a Bussoleno mentre stava rientrando a casa, con l’unica colpa di essersi schierato a difesa di un manifestante durante il corteo e perseguito perchè No Tav.
Contro la repressione che colpisce ogni giorno chi lotta, a fianco di tutte le compagne e i compagni oggi inquisiti, denunciati e detenuti.
Libertà per Antho e per tutti i fermati del controvertice di questi giorni!
Leave a Comment