Francia: via libera alla contestatissima “legge sulla sicurezza globale”
Francia. Nel parcheggio di Rungis, pochi chilometri a sud di Parigi, una ventina di veicoli della polizia sono stati dati alle fiamme, cosparse di scritte, vernice e pure di una testa (in cartepesta) di maiale.
L’azione segue, di pochi giorni, l’approvazione della contestatissima “Legge sulla sicurezza globale“, il provvedimento autoritario che prevede (tra le varie cose) il divieto di filmare gli agenti di polizia, l’aumento di pene per reati di manifestazione e una forte limitazione nella privacy e nella libertà di dissenso.
La legge è stata approvata con 75 voti favorevoli e 33 contrari: presenti in aula solo 108 deputate-i su 577. Questo dato ha scatenato molte critiche dell’opinione pubblica, con le migliaia di persone scese in piazza nei mesi scorsi in tutta la Francia, mentre il Partito Socialista ha chiesto l’intervento del Consiglio Costituzionale, l’organo deputato al controllo della legittimità costituzionale su ogni provvedimento.
L’intervista ad Andrea Mencarelli, di Potere al Popolo – Parigi. Ascolta o scarica
Sempre in Francia tiene banco la mossa di una ventina di generali in pensione, con la petizione lanciata dalle colonne di una rivista di ultradestra, ‘Valeurs Actuelles’, un appello alla classe politica a lottare contro la “disintegrazione” del paese, invitando il presidente Macron a difendere “la patria” che ritengono messa in pericolo dall’”islamismo e dalle orde di banlieue“. La ministra della Difesa, Florence Parly, ha annunciato “sanzioni” nei confronti degli ex generali e di “un centinaio di alti gradi” militari che hanno firmato la lettera, mentre Marine Le Pen li difende a spada tratta.
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