Egitto: le forze di sicurezza hanno arrestato 11 attiviste e giornaliste egiziane
Oggi le forze di sicurezza egiziana hanno arrestato 11 attiviste e giornaliste egiziane che stavano manifestando in solidarietà con la Palestina e il Sudan di fronte all’ufficio delle Nazioni Unite al Cairo.
Tra di loro ci sono Mahienour Al-Masry, Rasha Azab e altre compagne. Prima di essere arrestate sono state oggetto di aggressioni e ad alcune è stato rubato il telefono. Anche se il personale di UN Women Egypt aveva incontrato una delegazione di 3 manifestanti, promettendo che nessuna sarebbe stata ferita, le aggressioni e gli arresti sono iniziati non appena queste hanno lasciato l’ufficio.
Libere tutte subito.
Tra le arrestate c’è una compagna che vive in Italia.
In questo momento al Cairo stanno arrestando donne in presidio contro lo sterminio dei palestinesi.
Una compagna che è là ci ha chiesto di girare la voce il più possibile.
Poi abbiamo perso il contatto con lei.
I telefoni sono tutti staccati.
11 women arrested from the protest in front of @UNarabic office in Cairo including:
Ragia Omran, Mahienour El masry, Rasha azab, Lobna Darwish, Hadeer Almahdawy, Asmaa Naeem, Farida Al hefny, Eman Ouf, May El Mahdy, Israa Youssef, Lina Aly
aggiorrnamento:
Ieri, 23 aprile 2024, un gruppo di donne egiziane ha svolto una manifestazione pacifica di fronte alla sede dell’UN Women a Il Cairo, per mostrare solidarietà alle donne palestinesi e sudanesi e consegnare una lettera che richiedeva un intervento concreto per fermare tutte le forme di violenza e aggressione nei confronti delle donne. Un funzionario dell’ONU è uscito e ha invitato tre rappresentanti delle manifestanti ad entrare nell’ufficio dell’ONU per consegnare la lettera alla direttrice regionale dell’agenzia, Susan Mikhail.
Appena sono entrate nell’edificio, alcune delle donne manifestanti all’esterno si sono viste sequestrare i loro telefoni cellulari dal personale di sicurezza, in una situazione molto caotica. Mentre l’ufficiale dell’ONU rassicurava le rappresentanti che i telefoni sarebbero stati restituiti alle proprietarie immediatamente e prometteva loro che nessun danno sarebbe stato arrecato alle manifestanti all’esterno, la polizia ha brutalmente disperso la protesta, ha rapito un gruppo di partecipanti stimate in più di quindici, e le ha portate in un luogo sconosciuto. Sono passate quasi 24 ore dagli eventi, senza la minima reazione o anche un commento da parte dell’UN Women riguardo alle violazioni evidenti cui sono state sottoposte le manifestanti mentre il personale dell’agenzia stava a guardare. UN Women dimostra così come le sue tiepide prese di posizione degli ultimi 6 mesi siano in realtà l’espressione di una sostanziale complicità.
Chiediamo all’agenzia di annunciare la sua posizione ufficiale e di adempiere alla sua responsabilità di garantire la sicurezza delle pacifiche manifestanti, e di difendere il loro diritto, in quanto donne, di rivolgersi all’organismo delle Nazioni Unite responsabile per le richieste ad esso rivolte.
Chiediamo l’immediata scarcerazione delle attiviste egiziane e una presa di posizione su quanto sta accadendo in Palestina e in Sudan.
mail/indirizzi cui inviare la lettera: consolatoegizianoroma@gmail.com
Facciamo mail bombing riportando il testo sopra a questo indirizzo: consolatoegizianoroma@gmail.com
aggiornamento:
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