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Ciampino: Dopo le ingiurie e le umiliazioni… arriva la denuncia di Maroni

«Non mi aspettavo le scuse della polizia ma essere denunciata dal ministro Maroni mi sembra una nuova prepotenza che si aggiunge alle umiliazioni già subite…». È amareggiata Amina Said Sheikh, 51 anni, di Mogadiscio, la donna italo-somala che quattro giorni fa ha denunciato di essere stata umiliata e insultata da alcune agenti delle Polaria dell´aeroporto di Ciampino. Dopo l´annuncio del ministro Roberto Maroni di volersi costituire parte civile, Amina assieme al marito Luigi Mancuso, ispettore della tributaria, ha chiesto di farsi sentire dalla magistratura per ribadire le accuse.Nei giorni scorsi i suoi legali Mario Angelelli e Luca Santini dell´associazione “Progetto diritti” hanno presentato un esposto alla procura di Roma ipotizzando i reati di perquisizione arbitraria e minacce con l´aggravante dell´odio e della discriminazione razziale. Nella denuncia la donna ha raccontato di essere stata tenuta nuda e in piedi, quattro ore, in un ufficio della polizia dell´aeroporto di Ciampino dopo essersi opposta a un´ispezione vaginale e rettale perché sospettata di essere un corriere della droga. L´episodio è avvenuto lo scorso 21 luglio quando la cinquantunenne è rientrata con un volo da Londra assieme ai quattro nipotini che vivono in Inghilterra. In un primo momento gli agenti avevano anche temuto che la donna fosse una trafficante di bambini. «Quando le poliziotte mi hanno detto che volevano procedere a una ispezione vaginale e rettale mi sono rifiutata – ricorda Amina – Ho chiesto un medico ma le agenti hanno iniziato a minacciarmi: “Pazza negra te la faremo pagare”». I controlli sui passaporti e una visita radiologica hanno poi accertato che la donna non aveva ingerito ovuli di droga e che quei quattro bambini erano effettivamente i suoi nipotini. Intanto la polaria di Ciampino, dopo aver smentito tutte le accuse, ha denunciato la cinquantunenne per calunnia.«È inquietante che il ministero dell´Interno invece di procedere preliminarmente a un´indagine amministrativa sui gravi fatti denunciati – incalzano gli avvocati della donna, Angelelli e Santini – prospetta azioni giudiziarie, per di più improponibili in questa fase, e senza aspettare che la magistratura concluda le indagini».

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