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Carcere: Vergognosa macchinazione contro Ristretti Orizzonti

Era nell’ aria da tempo. In Italia se si cerca di far funzionare qualcosa il minimo che possa capitare è che stronchino quell’ esperienza, se poi ci riesci ecco pronta un’ inchiesta per fermare tutto.

Non crediamo che il carcere serva a qualcosa, riteniamo infatti che è la peggiore barbarie partorita da mente umana, ma se proprio questa società non riesce farne meno che sia almeno come Padova.

E non che non sia fatto di ferro, cemento, sbarre e conte come tutti gli altri.

A Padova però, grazie all’ impegno e dedizione di persone straordinarie come Ornella Favero, Boscoletto, delle decine di volontari e di un direttore intelligente, sono riusciti prima di tutto ad abbattere le gabbie mentali della società e dei detenuti, ma l’ aspetto assolutamente straordinario è che sono riusciti ad offrire ad entrambi, sia alla società esterna sia ai detenuti stessi, una opportunità reale di crescita e cambiamento.

A Padova si è dato senso e seguito all’ art. 27 della costituzione e forse è proprio questo il problema nei “piani alti ” del Ministero.

Tutti questi “cattivi” sarebbero dovuti rimanere cattivi per sempre, pregiudicati a vita.

Dice bene Salvatore Torre quando scrive <<A queste persone, infatti, durante l’espiazione della condanna da parte dell’Istituzione Penitenziaria non viene offerto alcun sostegno utile a consapevolizzarle di avere comunque la possibilità di scegliere un altro modo di vivere. Sicché, nel momento in cui finiscono di espiare la loro pena, trovano ad attenderle, da un lato, la compagine criminale che si presenta loro con le braccia belle tese in segno di accoglienza e, dall’altro, le Istituzioni dello Stato che invece, le additano come soggetti senza speranza continuando a rifiutargli un’alternativa, costringendole a scegliere la vita di sempre. E allora si, queste persone sono effettivamente irrecuperabili, perché a volerli tali partecipa anzitutto il pregiudizio e l’abbandono di quanti dovrebbero accompagnarli in quel processo tortuoso che conduce verso il cambiamento. >>

Perché gli ispettori non vanno a fare le verifiche nelle carceri dove le Persone detenute vengono trattate come bestie?

Perché non indagano direttori e agenti che abusano del proprio potere per vessare, torturare, annientare gli uomini e le donne che hanno in mano loro?

Perché è forse questo quello che vogliono nei piani alti? Il carcere deve solo reprimere e rinchiudere le persone e quando escono, se escono, devono rientrare prima possibile perché altrimenti il business e gli alibi finiscono per tutti.

Invece a Padova si era riusciti a fare una piccola breccia anche tra i meccanismi perversi dell’ostatività, di quel capolavoro di strumento vendicativo che è il 4bis e quindi anche i “cattivi per sempre” cominciavano a vedere uno spiraglio.

Non è un caso che è proprio qua che decidono di chiudere la sezione AS1, e non per ristrutturare le sezioni ma per interrompere i percorsi di cambiamento e opportunità intrapresi dai “pericolosissimi” grazie al lavoro incessante e proficuo delle tante persone che continuano a credere e lottare ogni giorno per sconfiggere realmente la mafia che l’Italia si porta dentro.

Piena solidarietà a tutti i destinatari di questa vergognosa macchinazione

Associazione Yairaiha Onlus

Osservatorio Repressione

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