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Bianco, passi. Nero, non passi. L’irriducibile discriminazione alle frontiere ucraine

Bianco, passi
Nero, non passi

Vi sembra spietato scriverlo?
spietato è quel che accade o chi lo racconta?

Dalla frontiera tra Ucraina e Polonia un attivista nigeriano ha raccontato all’Independent: «Ci hanno detto “No Blacks”, e ci hanno fatto scendere dal bus che stava attraversando la frontiera con la Polonia. A me, alla mia famiglia e ad altri immigrati»

Centinaia di migliaia di profughi dall’Ucraina hanno raggiunto i confini di Polonia, Ungheria, Romania e Moldavia

Gli Stati europei hanno annunciato per loro canali di ingresso legale e di accoglienza

giusto, sacrosanto

Ma in quelle stesse frontiere sono intrappolati migliaia di migranti provenienti da altri paesi del mondo, soprattutto dall’Africa

e per loro non c’è nessuna evacuazione garantita, nessun canale legale di ingresso e accoglienza

Eppure nel mondo sono in corso 869 conflitti armati in 70 paesi, in ogni continente (dati Guerre nel Mondo)

L’ipocrisia del male finge pietà per una parte mentre continua a ignorare e respingere il resto dell’umanità

Come se non fosse tutta intera l’umanità che ha il diritto di vivere e sopravvivere

Come se gli esseri umani non fossero tutti semplicemente umani

Propaganda, propaganda e ancora propaganda sulla pelle dei disgraziati

Tiziana Barillà

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