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Bari: detenuto di 22 anni si impicca in cella. Era parte civile nel processo in corso contro nove agenti, accusati di maltrattamenti e vessazioni.

I familiari e l’avvocato chiedono con forze che siano chiarite eventuali responsabilità della tragedia.

Carlo Saturno, 22 anni, di Manduria (Ta), si è impiccato in carcere giovedì sera nella Casa Circondariale di Bari, ma solo ieri è trapelata la notizia.
A trovarlo penzoloni sono state le guardie che lo hanno tirato giù quando respirava appena ed era in fin di vita. In suo aiuto è intervenuto il personale dell’infermeria e del 118 di Bari. Trasportato in ospedale è ora ricoverato in condizioni disperate nella rianimazione del policlinico, dove è mantenuto invita dalle macchine. L’elettroencefalogramma di ieri è risultato piatto, come quello del giorno precedente, per cui da un momento all’altro i sanitari potrebbero decidere di staccare la spina del respiratore.
Come fanno sapere i suoi familiari, Carlo soffriva da tempo di crisi depressive ed era in cura con tranquillanti. Il suo avvocato, Tania Rizzo, del foro di Lecce, lo aveva visto l’ultima volta una ventina di giorni fa nel corso di un’udienza che lo riguardava nel tribunale di Manduria.
“In quell’occasione – racconta l’avvocatessa – Carlo era visibilmente agitato, nervoso e scostante”. I familiari che vivono a Manduria si sarebbero già rivolti ad un proprio legale di fiducia per capire le cause del gesto e soprattutto per scoprire eventuali responsabilità.
Il giovane era detenuto per furto, ma era anche parte civile nel processo in corso davanti al Tribunale di Lecce contro nove poliziotti del carcere minorile, che sono accusati di aver compiuto violenze sui detenuti tra il 2003 e il 2005. Carlo, che all’epoca aveva 16 anni, sarebbe stato vittima, assieme ad altri ragazzi, di vere e proprie sevizie.
Il nome di Carlo Saturno compare infatti nell’elenco delle presunte vittime dei nove agenti di polizia penitenziaria del carcere minorile di Lecce che il tribunale salentino sta processando perché accusati di maltrattamenti e vessazioni di ogni tipo nei confronti di alcuni ospiti dell’istituto di pena per minori. Saturno è uno dei tre ex detenuti di quel minorile che ha trovato il coraggio di presentarsi come parte lesa nel processo iniziato il 19 febbraio scorso davanti giudice del tribunale di Lecce Pietro Baffa, che vede alla sbarra, per i presunti abusi nei confronti anche di Saturno, il capo degli agenti Gianfranco Verri, il suo vice Giovanni Leuzzi, sette agenti di polizia penitenziaria, per rispondere tutte della presunta atmosfera di paura instaurata tra i giovani detenuti con minacce, privazioni e violenze non di natura sessuale. Si tratta di Ettore Delli Noci, Vincenzo Polimeno, Alfredo De Matteis, Emanuele Croce, Antonio Giovanni Leo, Fernando Musca e Fabrizio De Giorgi.
fonte: Ristretti Orizzonti

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