I cittadini e i visitatori della capitale catalana hanno sfidato la paura e invaso la Rambla, con un corteo in solidarietà alle vittime. Il messaggio lanciato dai manifestanti è stato chiaro: “No tenim por”! “Non abbiamo paura!“. Nella giornata di ieri uno dei cuori pulsanti delle metropoli del vecchio continente è stato profanato dall’ennesima strage che ha provocato 13 morti e un centinaio di feriti.
Ada Colau, sindaco di Barcellona, ha dichiarato che Barcellona è una città “coraggiosa e orgogliosa della sua diversità“.
Respingere la paura è compito della cittadinanza attiva e di tutti coloro che non vogliono che l’ennesimo attentato diventi una leva per chiudere le frontiere, restringere la libertà quotidiana e la solidarietà.
Presso il mercato della Boqueria i cittadini e le realtà antifasciste della capitale catalana hanno respinto i nazionalisti della Falange dalla Rambla. Il corteo ha forzato i continui blocchi della polizia ed è riuscito a cacciare lo sparuto gruppo di fascisti spagnoli, i quali si sono dati alla fuga scortati dalla polizia. La reazione dei comitati dei cittadini e dei collettivi al nazionalismo razzista e xenofobo è il segno che l’anima attiva e solidale della città non ha paura di scendere in piazza perché non è disposta a rinunciare alla giustizia sociale e alla convivenza tra diversità. La connessione ideologica e fantasiosa tra migrazioni e terrorismo jihadista è stata respinta oggi e continuerà ad esserlo in futuro.
Radio Onda d’urto ha sentito Luca Tancredi Barone giornalista corrispondente del Manifesto Ascolta o scarica e Alberto Negri giornalista del Sole 24 Ore Ascolta o scarica