Scott Warren, docente all’Università statale dell’Arizona, rischia vent’anni di carcere per aver offerto acqua, cibo e un letto ai migranti illegali che attraversano la frontiera tra il Messico e gli Usa. La sentenza è attesa in questi giorni. Warren era stato già arrestato nel corso di una retata nell’accampamento di No More Death, l’associazione di cui fa parte, accusato di “abbandono di proprietà” per aver lasciato a disposizione di chi attraversa il deserto delle taniche di acqua potabile e del cibo in scatola. “Non si tratta più di una crisi migratoria – ha commentato Noam Chomsky – ma di una crisi di umanità”
Scott Warren potrebbe trascorrere 20 anni in prigione per aver offerto acqua e cibo a dei immigrati illegali. Il processo contro il membro dell’organizzazione No more Death (Non più morti), è cominciato mercoledì 5 giugno nella Corte Federale di Tucson, Arizona, e potrà segnare il futuro degli aiuti umanitari alla frontiera tra Stati Uniti e Messico. Sul sito dell’associazione, si trovano gli aggiornamenti sulla protesta e il processo.
Più specificatamente, Warren è accusato di atti criminali per aver offerto acqua, cibo, vestiti puliti e un letto a due immigrati illegali nell’accampamento del Gruppo umanitario No more Death, nella cittadina di Ajo, Arizona. Se sarà dichiarato colpevole, rischia fino a venti anni di prigione.
Noam Chomsky, durante una conferenza stampa allestita fuori dalla Corte Federale in Tucson, ha affermato che “si era trattato di un gesto di semplice umanità: questo processo dimostra che non si vive soltanto una crisi migratoria alla frontiera, ma una vera e propria crisi umana, una crisi morale.”
Chomsky ha detto che le accuse contro Warren, di assistere migranti illegali, gli ricordavano il conflitto sociale e politico prodotto nella decade degli anni 80 nei paesi centroamericani, dove gli Stati Uniti hanno avuto delle pesanti responsabilità per il forzato esilio migratorio imposto a migliaia di persone. Ha inoltre ricordato il lavoro di associazioni come No more Death, che cercano di rimediare parzialmente alle responsabilità di chi crea le condizioni per queste fughe disperate dai propri paesi d’origine.
Da parte sua, la pastora della Chiesa Presbiteriana del Sud di Tucson, ha rimarcato che questo processo è un nuovo attacco diretto ai gruppi di aiuti umanitari alla frontiera, attacco condotto con tenacia e determinazione dall’amministrazione Trump.
Warren, professore dell’Università statale dell’Arizona, era stato arrestato nel gennaio 2017 durante una retata all’accampamento di No more Death, dove gli agenti della Pattuglia di frontiera trovarono due immigrati clandestini. Dopo essere stato liberato, il professor Warren fu nuovamente processato per essere entrato con una automobile nel Rifugio Nazionale di Vita Selvaggia a Cabeza Prieta, in Arizona; ma non è ancora finita: è stato anche di recente accusato di “abbandono della proprietà” per aver lasciato nel deserto recipienti d’acqua e cibo in scatola per salvare la vita ai migranti che cercano di attraversare il deserto per raggiungere il sueño americano.
Dove sta la giustizia?
Maria Teresa Messidoro – vicepresidente Associazione Lisangà
Il video dell’Independent dove si vedono all’opera le . pattuglie anti-migranti che prendono a calci e rovesciano i contenitori dell’acqua lasciata ai migranti che attraversano il deserto https://www.independent.co.uk/news/world/americas/us-border-patrol-mexico-water-bottles-video-migrants-kick-over-video-illegals-mexicans-hispanics-a8165591.html
da Comune-Info
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