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Aggressione fascista nei pressi di Santa Severa (Roma)

E’ da poco passata mezzanotte, sono i primi minuti del 6 Agosto. Santa Severa, località di mare e di villeggiatura estiva vicina a Roma sulla Via Aurelia.

Già nel passato sono avvenute aggressioni e provocazioni dei giovinotti romani fascisti, mai sufficientemente approfonditi dagli inquirenti. Se ne ha memoria pochi anni fa dove partecipò come spettatore attivo della Corrida il figliolino di un uomo importante assai della Capitale.

Nei mesi estivi i camerati romani, spesso montati come galli cedroni impettiti, si sentono di notte in dovere di caccia ai danni di rossi, di zecche pelose, di gay e di chiunque non garba loro. Fino a metà luglio impazzano con le loro squadrette, miste con tifoseria ultrà calcistica, per Roma: la maggior delle volte si limitano a sputi e minacce. Ma qualche volta alzano le mani, mai nude, ma armate di tirapugni, bottiglie o coltelli. E’ avvenuto di notte pochi mesi fa spaccando malamente il naso a un ragazzo in zona San Giovanni, a Piazza Epiro. Della cosa lo stesso Sindaco di Roma ha dovuto stigmatizzare l’accaduto…

Dopo metà luglio la muta di cani selvaggi romani si trasferisce all’Argentario, a Ponza e a Santa Severa. Nelle prime due località, tipiche di movida, la canea ringhiosa dà luogo spesso a risse nei locali e in piazza, rubricate appunto come risse, di cui non viene inopinatamente svelata la “natura” politica: si parla di Pariolini contro abitanti del luogo…

A Santa Severa si predilige invece la provocazione al rosso o presunto tale. E così il 6 Agosto viene aggredito un ragazzo maggiorenne, che chiameremo Dante, proditoriamente con una bottiglia di birra in faccia che gli crea lesioni da suturare con punti e una poltiglia in bocca di frammenti di denti. L’unica colpa di Dante è stata quella di indossare una maglietta della squadra di calcio romana “Ardita San Paolo”, che si richiama ai valori dello sport popolare antifascista del quartiere San Paolo. A quanto pare in Italia bisogna nascondere di essere antifascista, sennò i camerati si inquietano.

C’è stato un intervento di militari della Stazione dei Carabinieri di Santa Severa che avrebbero fermato l’aggressore fascista. Dato che la lesione a Dante è sotto i 20 gg non è scattato l’arresto: ma i camerati arrivati da Roma, in auto d’urgenza e di rinforzo come ai tempi degli anni 80 di Alibrandi, hanno cinto “d’assedio” famelici la Stazione dei CC di Santa Severa…L’aggressore di Dante ha detto di essere di Casapound mentre lo massacrava con una bottiglia. Per carità, può essere una falsa pista e l’aggressore appartenere a un’altra banda della galassia nazifascista, però così sono andati i fatti. Ci si aspetta come al solito il comunicato stampa in cui si dice che un giovanotto patriota è stato aggredito a Santa Severa da una marea di antifascisti: a quel punto nella confusione uno degli aggressori scivolando sbatte il volto per terra dove era posata una bottiglia…Alla faccia del coraggio a chiacchiere dei fascisti: pestano e feriscono le persone senza neanche avere il fegato di rivendicare, anzi piagnucolano semilamentosi da pseudo perseguitati! Questo d’altronde insegnava il loro maestro, quel boia di Goebbels, negare e mentire sempre e anzitutto.

Riuscirà stavolta la Procura della Repubblica competente, Civitavecchia, a porre fine ai riti estivi bestiali delle squadracce fasciste romane?

Mefisto

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