La solidarietà è più forte della repressione. Intervista a Davide Rosci
- giugno 26, 2017
- in 15 ottobre, misure repressive
- Edit
Davide Rosci, compagno antifascista teramano, era stato arrestato in seguito agli scontri di Piazza San Giovanni, a Roma, il 15 ottobre 2011, in una giornata internazionale di mobilitazione contro le politiche di austerity, sulla scia di quello che – soprattutto in Spagna ma non solo – fu il movimento cosiddetto degli “Indignados”.
Davide, che nei filmati prodotti come prove dall’accusa durante i processi compare solamente nelle vicinanze del blindato dei Carabinieri che durante gli scontri e dopo ore di caroselli, idranti e lacrimogeni fu dato alle fiamme, era stato condannato in via definitiva dalla corte di Cassazione a 6 anni di reclusione per devastazione e saccheggio, reato figlio del codice Rocco, il codice penale del ventennio fascista. Davide, dopo oltre 5 anni, è stato scarcerato il 15 giugno 2017.
Lo abbiamo contattato telefonicamente per un’intervista nella quale abbiamo parlato della sua esperienza in carcere, dell’accanimento repressivo nei suoi confronti ma anche della grande solidarietà ricevuta in questi anni. Ascolta o scarica.