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20 marzo 1994: L’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin

Il 20marzo 1994 a Mogadiscio, un commando di sette persone a bordo di una Land Rover blocca il pick-up su cui viaggiavano la giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e l’operatore Miran Hrovatin

I due vengono uccisi a colpi di arma da fuoco quel giorno nessun rappresentante delle autorità italiane si presentò sul luogo dell’omicidio il duplice omicidio venne liquidato come il risultato di una rapina finita male nessun mandante, nessun movente politico-militare, nessun mistero e, soprattutto, nessun traffico internazionale di rifiuti né di armi solo una delle tante bande di disperati che ha esagerato durante una rapina da vent’anni ci dicono che sia stato il bandito di strada Hashi Omar Hassan a sparare e uccidere a inchiodarlo fu un tale Gelle, indicato dall’Interpol come il principale testimone d’accusa eppure, dal 2002 Gelle ha ritrattato e dice di essere stato pagato dall’ambasciatore Giuseppe Cassini per dire il falso per accusare un innocente affinché si potesse chiudere velocemente il caso.

dal 2002 a oggi sono passati ventuno e le autorità italiane non hanno mai cercato Gelle per interrogarlo

Hashi ha quasi finito di scontare la pena

Luciana e Giorgio Alpi continuano a chiedere verità e giustizia

Cassini continua a smentire, per lui i traffici di rifiuti e di armi in Somalia non sono mai esistiti

ma era proprio per quei traffici che Ilaria e Miran si trovavano lì

Ilaria era in possesso di documenti che dimostravano un traffico di rifiuti tossici e di armi tra la Somalia l’Italia e alcuni Paesi dell’Est: armi fornite ai pirati somali, pagati con il permesso di seppellire le sostanze nocive

armi e denaro sopra ogni vita, oggi come ieri

(Tiziana Barillà)

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