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18 settembre 1946

lotte braccianti

Nelle Puglie e in Calabria, i contadini occupano 75.000 ettari di terre, in 72 comuni. Alcide De Gasperi ordina di “procedere energicamente a carico dei responsabili di occupazioni arbitrarie”.

E così sarà: le forze di polizia spareranno, provocando morti e feriti. La rivolta per la terra si estende dalla Puglia al Lazio, Calabria e Sicilia, dove decine di migliaia di contadini occupano i feudi a Monreale, Bellolampo, Ribera, Vizzini, Grammichele, Palagonia, Ramacca, nella zona di Catania e in altre decine di località, culminando il 28 settembre con lo sciopero generale in tutta l’isola, per la terra, contro il carovita e la disoccupazione

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