Torino: Fuori polizia e fascisti dall’università. Maya, Carola e Samuele liberi!
- febbraio 14, 2020
- in antifascismo
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Tre studenti e studentesse – Maya, Carola e Samuele – in arresto, per resistenza, lesioni e danneggiamento aggravato: 15 denunciati per reati analoghi.
E’ il bilancio complessivo della mobilitazione antifascista del tardo pomeriggio di giovedì 13 febbraio al Campus Einaudi dell’Università di Torino, con la polizia schierata a difesa di un pugno – sei di numero – di fascisti del Fuan, impegnati a volantinare contro il convegno “Fascismo-Colonialismo-Foibe”, organizzato da numerose sezioni Anpi e dal comitato “Mamme in piazza per la libertà di dissenso”.
Un folto gruppo di student* antifascist* ha cercato di cacciare i fascisti dall’Università, impedendo loro di volantinare, fino a quando la polizia ha caricato compagne e compagni. Numerosi, tra studenti e studentesse, i feriti, per le manganellate, spesso alla testa. Dopo le cariche, occupato prima il Senato Accademico e poi corteo spontaneo di solidarietà.
Stamattina, venerdì 14 febbraio, nuovo appuntamento antifascista, sempre al Campus Einaudi, per denunciare quanto accaduto, organizzare la solidarietà e pretendere una presa di posizione dalle istituzioni accademiche, ancora una volta silenti.
“Maya, Carola e Samuele – scrive il Collettivo Universitario Autonomo – si trovano da questa notte al Carcere delle Vallette. Sono stat* arrestat* ieri, all’interno dell’Università, durante le cariche della polizia. Era chiaro fin da subito l’atteggiamento esaltato e aggressivo delle forze dell’ordine che si sono posti come sempre in difesa di fascisti e razzisti. L’Università ha la responsabilità di ciò che è accaduto, dimostrandosi completamente passiva al modus operandi della questura. Ora vogliamo la liberazione immediata dei/delle nostr* compagn* e amici di università!”
La corrispondenza di venerdì 14 febbraio con Anna, del Collettivo universitario autonomo di Torino. Ascolta o scarica
Al convegno contestato dai fascisti a Torino c’era, tra gli altri relatori, Moni Ovadia che ha voluto solidarizzare con gli antifascisti. “A Torino – ha detto – c’era un convegno sul Giorno del ricordo e sulle falsificazioni che il revanscismo fascista fa nei confronti della questione delle foibe. Sono venuti dei fascisti a fare una gazzarra davanti all’università e sono stati contrastati da ragazzi dei centri sociali. Come sempre quelli sanzionati e colpiti sono gli antifascisti”
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