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Modena: obbligo di firma e obbligo di dimora a compagni dello Spazio Guernica

Questa mattina all’alba a otto compagni è stato notificato l’obbligo di firma e ad altri due l’obbligo di dimora, consegnati dagli agenti della digos, solerti esecutori ancora una volta incapaci di trovare un unico filo politico nel mandato del loro operato. Operazione giudiziaria che porta in seno misure cautelari assurde, come sappiamo attuate in tutta Italia per punire in attesa di processo.

Ma facciamo un passo indietro. 9 mesi fa le due occupazioni abitative sono state violentemente sgomberate, lasciando per strada e alla deriva tutte le famiglie che vi abitavano. Quello che i compagni presenti in quella giornata hanno fatto è stato impedire che le istituzioni togliessero ancora una volta la dignità e il futuro a tutti quei nuclei familiari che dalle istituzioni stesse erano stati abbandonati precedentemente.

I compagni, per la Procura, sono rei di aver reagito all’ennesimo infame attacco ai movimenti di lotta per il diritto all’abitare, che in questa città erano diventati in grado di determinare trasformazione sociale. Le contraddizioni istituzionali messe in luce da questa lotta iniziavano a diventare troppo scomode. Ma queste operazioni non fanno altro che tentare di nascondere ulteriormente sotto un inutile tappeto la polvere che questa città solleva attraverso la mafia delle cooperative, la gestione clientelare e ovviamente il problema abitativo.

Ancora una volta, ci teniamo a ribadirlo forte e chiaro: non saranno infami misure cautelari a frenare l’agire dei movimenti. La lotta non si arresta!

Spazio Guernica

Ai microfoni di Radio Onda d’Urto Tommaso, dello Spazio Guernica. Ascolta o scarica.

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