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Firenze: Taser su un paziente troppo “nervoso”.

A Firenze in un ospedale i carabinieri sparano con la pistola taser a un paziente troppo “nervoso”. L’uomo è stato annientato così come i diritti dei malati. Per Salvini «è uno strumento prezioso».

Tra i tanti anniversari da non dimenticare mai, c’è anche quello dell’ “invenzione” dell’elettroshock, esattamente ottant’anni fa. Si tratta della terapia elettroconvulsivante, inventata in Italia ma dilagata in molti paesi, soprattutto negli Stati Uniti perché le assicurazioni richiedevano “guarigioni” rapide per pazienti psichiatrici. Nel nostro paese, grazie soprattutto a Franco Basaglia e alla sua scuola, l’elettroshock era stato praticamente abolito per quasi un ventennio fino a fare di nuovo la sua comparsa, sempre per ragioni di costi contenuti, soprattutto nelle strutture private.

Proprio in questi giorni ha assunto una forma “moderna” e il suo utilizzo è stato consentito non più esclusivamente ai medici ma ai carabinieri. È successo all’ospedale psichiatrico Santa Maria Annunziata di Firenze dove un ricoverato troppo “nervoso” è stato bloccato dal nucleo radiomobile di Firenze con il Taser, la nuova arma messa a disposizione delle forze dell’ordine dal ministro dell’interno, Matteo Salvini. I carabinieri hanno precisato che si trattava del terzo intervento sullo stesso paziente nell’arco di pochi giorni.

Il Taser rilascia una scarica elettrica per una durata di cinque secondi che immobilizza i muscoli del corpo ed è particolarmente pericolosa per chi soffre di disturbi cardiaci o si trovi in un particolare stato di alterazione emotiva (droghe, stress fisico, disturbi neurologici). Sempre in soggetti predisposti, le scariche multiple potrebbero danneggiare definitivamente il cuore e il sistema respiratorio. Nel 2017 l’Onu ha classificato il Taser come “arma di tortura” e Amnesty International ha denunciato centinai di morti a causa dell’utilizzo di questa arma: negli Stati Uniti, dal 2001 ci sono stati più di 800 morti riferibili all’uso di questa arma.

La ditta costruttrice dice che è solo in persone che hanno problemi di salute che può essere letale. Il che può voler dire che i poliziotti possono usare il Taser solo dopo aver chiesto all’eventuale bersaglio come si sente oppure, più verosimilmente come dimostra l’intervento all’ospedale di Firenze, che i carabinieri vengono investiti anche di compiti sanitari.

Dal canto suo, il ministro non ha dubbi: «Il Taser si è dimostrato per l’ennesima volta uno strumento prezioso» ha detto. E, siccome fino ad ora era stato introdotto in via sperimentale, «da questa estate – ha aggiunto – sarà finalmente consegnato alle nostre donne e ai nostri uomini in divisa».

Anna Pizzo

da DinamoPress

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Taser: Viminale, entrera’ ufficialmente in dotazione forze

Taser: Viminale, entrera’ ufficialmente in dotazione forze polizia = (AGI) – Roma, 15 mag. – Il Taser, la pistola elettrica usata come deterrente dalle polizie a livello internazionale, sara’ tra le dotazioni standard delle forze di polizia. Lo rendono noto fonti del Viminale, spiegando che la questione e’ stata esaminata questo pomeriggio al Viminale durante il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, a cui hanno partecipato i vertici nazionali delle forze di polizia e dell’intelligence. Dal 5 settembre, data di inizio della sperimentazione, la pistola elettrica , data in dotazione alle polizie di 12 citta’ (Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia, Brindisi, Genova), e’ stata utilizzata 60 volte: 46 da personale della Polizia di Stato; 11 da personale dell’Arma dei Carabinieri; 3 da personale della Guardia di Finanza. In 47 casi gli interventi si sono risolti con la semplice estrazione dell’arma o con l’attivazione del “warning arc”, mentre nei restanti 13 il soggetto e’ stato colpito con i dardi. (AGI)

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