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Como: Irruzione fascista alla riunione di “Como senza frontiere”

Un blitz fascista e razzista. Un’irruzione in pieno stile squadrista, è andato in scena l’altra sera a Como.

Gli autori sono una quindicina di naziskin del Veneto Fronte Skinhead. In una sala al primo piano del Chiostrino di Santa Eufemia era in corso una riunione di Como Senza Frontiere, una rete che unisce decine di associazioni  a sostegno dei migranti. Il cui flusso, da un paio d’anni, sta interessando Como (passa di qui una delle rotte dei profughi verso la Svizzera).

Sono le 21.15 quando il gruppo di militanti neofascisti irrompe nei locali del Chiostrino. Il “portavoce” legge un volantino delirante in cui si parla di sostituzione del popolo europeo con “altri popoli” e che dà contro a chi offre aiuti e assistenza ai migranti.  Dopo la lettura del proclama, il capo del gruppo del Veneto Fronte Skinhead si rivolge così ai padroni di casa: “Ora potete riprendere a discutere di come rovinare la nostra patria e la nostra città”. I naziskin a quel punto abbandonano la sala.

Il blitz dei neofascisti veneti – hanno sede a Lonigo, in provincia di Vicenza – segue le iniziative di tre giorni fa, sempre a opera loro e  sempre a Como: sagome di migranti dipinte a terra di fronte alle sedi della Caritas.

Fondato nel 1986 da Piero Puschiavo e Ilo De Deppo, il Veneto Fronte Skinhead è noto nella galassia dell’ultradestra per la sua matrice antisemita e razzista. E’ stato uno dei primi movimenti che hanno importato in Italia la subcultura giovanile del movimento naziskin.

A lungo legati alla tifoseria dell’Hellas Verona, da qualche mese il Veneto Fronte Skinhead è tornata in scena con iniziative sul territorio, sempre nel nord Italia. E’ il terzo caso di questo tipo nel giro di pochi giorni dopo i casi di Modena e Medole. Nemico da combattere: i migranti.

Dura la condanna dell’Anpi nazionale. “E’ intollerabile – dichiara la presidente Carla Nespoloche un gruppo di chiara ispirazione neofascista interrompa una pacifica riunione per declamare uno sproloquio razzista. Questo ennesimo e vergognoso episodio, come anche la vicenda del corso di formazione per avvocati a Verona presentato dal presidente di un’associazione che si richiama al nazismo, impone una reazione politico-istituzionale immediata e strutturale. Chiederemo un incontro urgente al ministro dell’Interno“.

In un comunicato stampa il Comitato Lombardo Antifascista, pone nuovamente la propria attenzione sulla pericolosissima deriva neofascista, sulle metodologie sempre più sfacciate che i gruppi legati all’estrema destra utilizzano per “diffondere” il proprio “pensiero”.

Ai microfoni di Radio Onda d’Urto  Anna di Como Senza Frontiere Ascolta o scarica

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