USA: La polizia di New Orleans sta usando un sistema segreto di riconoscimento facciale
Da due anni le strade cittadine di New Orleans sono scandagliate alla ricerca di sospettati servendosi di una tecnologia di riconoscimento facciale mai usata e che potrebbe rappresentare una violazione delle norme comunali sull’uso della tecnologia.
di Marina Catucci da il manifesto
Un’indagine del Washington Post ha rivelato che da due anni la polizia di New Orleans si affida segretamente alla tecnologia di riconoscimento facciale per scandagliare le strade cittadine alla ricerca di sospettati, servendosi di un metodo di sorveglianza mai usato in nessuna delle principali città americane e che potrebbe rappresentare una violazione delle norme comunali sull’uso della tecnologia.
Per identificare i colpevoli dei reati, sempre più spesso la polizia degli Stati Uniti utilizza dei software di riconoscimento facciale partendo da immagini fisse solitamente riprese da telecamere di sorveglianza. La polizia di New Orleans, però, ha portato questa prassi a un livello successivo, utilizzando una rete privata composta da oltre 200 telecamere di riconoscimento facciale che sorvegliano le strade, monitorando in modo costante i sospetti ricercati, e inviando poi automaticamente i loro nomi e le loro posizioni in tempo reale ai cellulari degli agenti tramite un’app dedicata.
Questo uso a dir poco spregiudicato delle tecniche di sorveglianza sembra in contrasto con un’ordinanza del consiglio comunale di New Orleans del 2022, che limitava l’utilizzo del riconoscimento facciale da parte della polizia alla ricerca di sospettati specifici, nell’ambito di indagini su reati violenti, e comunque mai come “strumento di sorveglianza” generalizzato, per tracciare le persone anche in luoghi pubblici.
Stando all’ordinanza, ogni volta che la polizia desidera scansionare un volto deve inviare un’immagine fissa a degli esaminatori qualificati che si trovano presso una struttura statale. Successivamente deve fornire al consiglio comunale i dettagli su queste scansioni: questa prassi rappresenta una barriera di sicurezza implementate per proteggere la privacy dei cittadini e per impedire che degli errori dei software portino ad arresti ingiusti.
Secondo i rapporti di polizia, i verbali dei tribunali e i post sui social media Project Nola – un’organizzazione no-profit per la prevenzione del crimine che acquista e gestisce molte delle telecamere – dall’inizio del 2023, la rete di telecamere per il riconoscimento facciale ha avuto un ruolo chiave in decine di arresti, tra cui almeno quattro per casi di persone accusate solo di reati non violenti. Nei loro rapporti, gli agenti non hanno dichiarato l’utilizzo del sistema di riconoscimento facciale per la maggior parte degli arresti, e nessuno dei casi è stato incluso nelle relazioni obbligatorie che il dipartimento deve fornire al consiglio comunale. Project Nola non ha un contratto formale con la città, ma ha collaborato direttamente con gli agenti di polizia.
“Questo è lo scenario da incubo della tecnologia di riconoscimento facciale e ci preoccupa – ha detto al Washington Post Nathan Freed Wessler, vicedirettore del Progetto Discorso, Privacy e Tecnologia dell’Aclu, che ha monitorato da vicino l’uso delle tecnologie di intelligenza artificiale da parte della polizia -. Questo è il governo che si attribuisce il potere di tracciare chiunque mentre si svolgono attività in luoghi pubblici”.
Dopo che un capitano della polizia di New Orleans, durante una revisione dei verbali, ha identificato degli avvisi sull’uso del riconoscimento facciale come un potenziale problema, Anne Kirkpatrick, capo del Dipartimento di Polizia di New Orleans, ha sospeso il programma. In un’email dell’8 aprile esaminata dal Post, Kirkpatrick ha comunicato a Project Nola che gli avvisi automatici dovevano essere disattivati finché non fosse stata “sicura che l’utilizzo dell’app soddisfi tutti i requisiti di legge e le nostre politiche”. Il portavoce dell’agenzia Reese Harper, in una dichiarazione inviata via email ha sostenuto che il dipartimento di polizia “non possiede, non si affida, non gestisce né tollera l’uso da parte dei membri del dipartimento di alcun sistema di intelligenza artificiale associato alla vasta rete di telecamere di sorveglianza del Project Nola”.
In tutto il Paese, ha detto Wesseler, la polizia si affida a software di riconoscimento facciale, che utilizzano l’intelligenza artificiale per mappare rapidamente i tratti fisici di un volto e confrontarli con i volti presenti in enormi database di immagini, solitamente tratti da foto segnaletiche, patenti di guida o foto pubblicate sui social media, per cercare possibili corrispondenze. Ma questo uso del riconoscimento facciale automatico, ha continuato, non era mai stato segnalato a New Orleans, ed è il primo tentativo fatto dalla polizia in una grande città, per identificare le persone in diretta allo scopo di effettuare arresti immediati.
Uno scenario da Minority Report dove un errore del software, casi di somiglianza, o di mala lettura dei tratti somatici, possono fare scattare le manette in pochissimo tempo attorno ai polsi di chiunque.
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