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“Un’operazione per zittire il dissenso”, Askatasuna risponde all’accusa di associazione a delinquere

Conferenza stampa al Centro Sociale Askatasuna per rispondere dell’accusa di “associazione a delinquere”.

La Procura ha infatti chiesto un rinvio a giudizio per 28 fra attiviste e attivisti del centro sociale. “Continueremo a resistere, respingiamo l’accusa di associazione a delinquere. Non siamo criminali ma siamo dei giovani e meno giovani che hanno una passione per la politica e un desiderio: difendere questo pianeta e provare a creare una società più giusta”, afferma Dana Lauriola, portavoce di Askatasuna e del movimento No Tav che da poco ha finito di scontare una pena di due anni di carcere.

Questa è un’operazione politica per zittire il dissenso”. Tra i vari interventi il tema della criminalizzazione del dissenso, rispetto alle 5000 pagine dell’inchiesta della Procura di Torino, spiegata in un incontro con la stampa al quale hanno partecipato, oltre al movimento No Tav valsusino, realtà solidali e decine di rappresentanti di associazioni e partiti politici. “Questa presenza ha dimostrato che l’evidente montatura messa in piedi da Questura e Procura non è riuscita nel suo intento, cioè isolare i compagni e le compagne coinvolti e delegittimare le lotte sociali che con impegno ed entusiasmo vengono portate avanti in valle ed in città.”

Ora lo storico centro sociale torinese, che ha casa in corso Regina Margherita dal 1996, con l’inchiesta non ancora giunta in cassazione rischia lo sgombero. “Non sappiamo dire come finirà, ma sicuramente sappiamo dirvi come inizia e come continua, nonostante le minacce di sgombero e ulteriori operazioni che ci sono giunte alle orecchie, la dignità di chi lotta in questa città e in questo paese saranno sempre più forti di qualsiasi atto punitivo, giocato con carte false e basato su un raccapricciante odio nei confronti di chi alza la testa e ci mette la faccia.” Già tantissimi i messaggi e le iniziative di solidarietà nei confronti dello spazio sociale torinese

Qui l’audio della conferenza stampa con i diversi interventi. Ascolta o Scarica

Qui il video

da Radio Onda d’Urto

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