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Taormina: militarizzazione e repressione in vista del G7 nel comune siciliano

Ci siamo, manca ancora una settimana e poi si aprirà il G7 di Taormina. La riunione dei 7 paesi più industrializzati al mondo, infatti, si terrà nel piccolo comune siciliano in provincia di Messina il 26 e 27 maggio prossimi.

Taormina:militarizzazione del territorio in vista del G7

Taormina:militarizzazione del territorio in vista del G7

Purtroppo, come ad ogni “riunione dei grandi della terra“, non mancano forti misure repressive che sono state adottate per fermare i contestatori che si preparano a raggiungere questo piccolo comune siciliano per far sentire la loro voce di protesta. Tali misure repressive si fanno sentire sotto forma avvisi di garanzia emessi dalle questure del nord e del sud Italia e divieti di dimora che hanno colpito vari attivisti di tutto il paese.

Oltre a ciò anche la stessa Taormina sta subendo una serie di “cambiamenti logistici” adottati per rendere la cosiddetta zona rossa inaccessibile a chiunque se non previa presentazione di speciali badge creati per l’occasione.  Il corteo di protesta, che si terrà il prossimo 27 maggio, ha ottenuto l’autorizzazione a sfilare sul lungomare dei Giardini Naxos: un posto che sarà molto lontano dal centro città e da quel Palacongressi, scelto come sede del G7 dall’allora premier Matteo Renzi.

Oltre a ciò, sono stati installati una serie di metal-detector che si troveranno in varie zone della cittadina siciliana. Insomma il comune di Taormina sta subendo, ed ha subito, negli ultimi tempi, una vera e propria “militarizzazione” che nessuno dei media nostrani ha voluto fare vedere.

Tale situazione, ma anche la repressione che si sta portando avanti grazie anche all’approvazione del recente decreto Minniti, ha destato più di qualche domanda da parte di alcuni importanti giuristi italiani. Questi ultimi, infatti, hanno firmato un vero e proprio appello in cui si legge chiaramente la loro preoccupazione per una serie di “provvedimenti di natura amministrativa, posti in essere senza alcun controllo giurisdizionale, che limitano di fatto la libertà di cittadini“.

Nessuna risposta, fino a questo momento, è arrivata da parte istituzionale e, sinceramente, non crediamo che mai ne arriverà una. Se tutto si svolgerà senza incidenti ci saranno le congratulazioni di circostanze in favore delle forze dell’ordine per aver mantenuto la calma e non aver reagito alle provocazioni.

Se invece si verificheranno scontri si parlerà solo di questi eventi violenti tralasciando l’inutilità di summit come il G7. Queste riunioni dei grandi della terra d’altronde, da troppi anni, non riescono a trovare una soluzione vera che metta fine alla crisi globale scoppiata nel 2008

Roberto Consiglio

da OltreMedianews

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“NO G7 A TAORMINA”. CORRISPONDENZE E INTERVISTE DI RADIO ONDA D’URTO DALLA SICILIA.

Il 25, 26 e 27 maggio 2017 segui Radio Onda d’Urto tramite app (gratuita) dallo store del tuo cellulare oppure direttamente qui, in streaming sul sito, ascoltando le nostre frequenze FM o sui nostri social: i nostri redattori saranno a Taormina, in Sicilia, per seguire in diretta la mobilitazione dal basso contro il meeting mondiale del G7 a Taormina.

Di seguito, i nostri approfondimenti sul tema:

18 MAGGIO – Il punto della situazione, a una settimana dal G7 e dalle mobilitazioni antivertice, con Silvia, compagna del Collettivo Universitario Autonomo di Palermo e della piattaforma Sicilia contro il G7 che unisce attiviste e attivisti, in particolare dell’isola. Clicca qui.

17 MAGGIO – Fioccano fogli di via, divieti, intimidazioni varie contro attiviste e attivisti non solo siciliani in vista del G7 di Taormina. Parliamo di questo e delle mobilitazioni contro il vertice con Antonio Mazzeo, blogger e attivista No Muos, dalla Sicilia. Clicca qui.

27 FEBBRAIO – Il resoconto della due giorni di incontri e assemblee nella facoltà palermitana di Lettere e Filosofia, occupata per ospitare la prima due giorni di “Fora U G7”. Con noi Giorgio, di Sicilia contro il G7. Clicca qui.

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