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Testimonianze: Un inqualificabile gesto di razzismo in ospedale

Caro “Osservatorio”, lunedi 3 novembre, un nostro collega, che presta il suo servizio in camera operatoria, è stato vittima di un inqualificabile gesto di razzismo. Recatosi allo spogliatoio, trovava scritte sul suo armadietto frasi razziste del tipo «Africano di merda. Vai a lavorare negro di merda. Torna al tuo paese». Tale gesto, unito alle intemperanze di questi ultimi giorni,vedi quanto accaduto alla Rai ed al corteo studentesco, fa pensare che se una parte della società si muove verso il dialogo, vedi l’apertura del mondo cattolico ad altre religioni e l’elezione di Obama negli Usa e il fitto dialogo delle parti sociali in cerca di comuni accordi e soluzioni, c’è una frangia ,anacronistica e fanatica, che ricalca i negativi e vecchi modelli di un passato ancora intriso del sangue di tanti democratici . Nonostante il mondo si trovi, oggi più che mai, a fare i conti con fame, disoccupazione, incertezza del futuro, problemi ecologici ed energetici, questi solitari “difensori della razza perfetta”, vivono come Cosimo sugli alberi di un mondo sterile che partorisce avvizzita ignoranza ancora servi di personaggi squallidi ed inqualificabili.
Maurizio Bartolucci operatore soc. sanitario ospedale S. Spirito Roma

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