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Storie di ordinario razzismo. Botte e insulti a Palermo e in provincia di Vicenza

A Palermo, un gruppo di adolescenti ha insultato e picchiato un ventenne senegalese. In provincia di Vicenza, un consigliere della Lega si è scagliato contro una modella nata in Senegal

A Palermo nel centro della movida, Sabato notte un ragazzo ventenne di origine senegalese è stato assalito dal branco mentre tornava a casa dal lavoro. Prognosi di dieci giorni

«Negro di merda, vai via da qui». E giù botte. Un pestaggio fulmineo nel cuore di Palermo. La vittima è un ragazzo originario del Senegal. Si chiama Kande Boubacar, 20 anni, adottato da una donna dopo la morte della madre, vive da anni e ben integrato in città. Sulla matrice razzista dell’aggressione sta indagando la polizia.

Sono circa le 2 di sabato notte. In via Cavour c’è tanta gente, nei dintorni la movida, a pochi passi ci sono il teatro Massimo e strade piene di pub. Kande Boubacar sta facendo rientro a casa dopo una giornata di lavoro come cameriere in un ristorate. È in bicicletta, passa accanto a un gruppo di ragazzi. Secondo il racconto di alcuni testimoni il branco lo insulta, lo circonda e lo blocca. Volano calci e pugni. Lui tenta in ogni modo di proteggersi dai colpi che gli arrivano da tutte le parti. Un capannello di circa venti persone, come si leggerà in alcuni post su Fb, assiste a distanza senza muovere un dito; come se fosse uno spettacolo. Due ragazzi invece si avvicinano a Kande, chiamano il 112. Il branco a quel punto si dilegua. Il ragazzo viene soccorso dal 118 e portato nell’ospedale Civico; qui i sanitari gli medicano le ferite, soprattutto a un occhio. Kande torna a casa con una prognosi di dieci giorni. La polizia ha acquisito le immagini di sorveglianza delle tante telecamere che si trovano nella zona per individuare gli autori del pestaggio. Gli investigatori hanno sentito i testimoni e ieri hanno raccolto la denuncia formale del giovane senegalese.

Dopo le cure in ospedale, proprio Kande ha postato sui social la sua foto con la ferita e gli ematomi al volto, commentando i post di chi aveva pubblicato il racconto dell’aggressione: «Sono io il ragazzo aggredito, vi ringrazio ancora». Il ragazzo pur turbato difende quella che considera la sua città: «Urlo con voce alta che Palermo è una bellissima città, accogliente e antirazzista. A Palermo ci sono tante belle persone, io mi trovo veramente benissimo, ma ci sono pochi stronzi che non sono mai usciti fuori Palermo». E rivolgendosi ai suoi aggressori: «Gli consiglio di girare un po’ il mondo e di vedere come funzionano le cose, sono veramente animali, troppo chiusi, essere nero o bianco che senso ha? Non ho più parole, comunque a Palermo ci sono sempre tante belle persone, non siete tutti razzisti, a Palermo i razzisti ci sono, ma sono pochissimi».

Il sindaco Leoluca Orlando si schiera subito dalla sua parte. «Vi sono palermitani di ogni colore che ogni giorno danno motivo di essere orgogliosi della nostra città. Fra questi certamente il ragazzo aggredito per motivi razziali e quei giovani palermitani che sono intervenuti a sua difesa, evitando forse ben più gravi conseguenze». «Purtroppo – prosegue con amarezza – ci sono altri palermitani, certamente una piccola minoranza, incivili, barbari e codardi. Contro di loro e perché siano perseguiti come meritano, non sono e non sarò mai rassegnato». E annuncia che il comune sarà parte civile «in un eventuale procedimento penale». Tentano di minimizzare i consiglieri comunali della Lega. «Negli ultimi mesi il ‘branco’ ha colpito più volte a Palermo, prendendo di mira indistintamente giovani e anziani, uomini e donne. Senza badare al colore della loro pelle: se l’episodio dovesse avere una matrice razzista sarebbe vergognoso», dicono Igor Gelarda e Alessandro Anello.

Ferma la condanna della Cgil. «Siamo al fianco di Kande Boubacar, per noi è fondamentale il rispetto della persona e della sua identità, al di là del colore della pelle: i lavoratori palermitani sono antirazzisti», affermano il segretario Enzo Campo e la responsabile migranti del sindacato, Bijou Nzirirane.

Alfredo Marsala

da il manifesto

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A Radio Onda d’Urto Fausta, Forum Antirazzista Palermo, racconta del clima di odio che si vive a Palermo e le iniziative antirazziste che promuovono sul territorio. Ascolta o scarica

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Consigliere Lega contro modella di origine senegalese: “Se non è bianca non è italiana”

Daniele Beschin, consigliere comunale della Lega ad Arzignano, è stato espulso dal Carroccio dopo le sue frasi, ritenute razziste, su una giovane modella di Chiampo (Vicenza) italiana, ma di origini senagelesi. “Una bellissima ragazza, da lì a dire che è una bellezza tutta italiana ce ne passa. Una chiampese doc è una ragazza solare, bianca”, scrive su Facebook.

Prima le frasi sulla modella di colore che non può essere italiana in quanto non è bianca. Poi l’espulsione da parte del gruppo della Lega. Protagonista della vicenda è Daniele Beschin, consigliere leghista di Arzignano e coordinatore provinciale di Forza Nuova. Una storia che nasce in seguito alla copertina di Vogue Italia in cui posa Maty Fall Diba, 18 anni, nata in Senegal e trasferitasi a 9 anni in Italia, dove è cresciuta. A Chiampo, per l’esattezza, in provincia di Vicenza. Ha chiuso l’ultima sfilata di Valentino e poi è finita sulla copertina del numero di febbraio di Vogue, immortalata dal fotografo Paolo Roversi con la scritta Italia tra le braccia.

E proprio da questa scritta nasce la polemica, con le dichiarazioni di Beschin. Il consigliere comunale ha commentato sui social le parole del sindaco di Chiampo, Matteo Macilotti, che si era detto orgoglioso del traguardo raggiunto dalla giovane modella. Beschin commenta allora quel post su Facebook: “Una gran bella ragazza. Da lì a dire che è una bellezza tutta italiana ce ne passa”. Già, perché per lui “una chiampese doc è una ragazza solare, bianca”. Bianca, appunto. Non come Maty. E da qui nasce la polemica.

Beschin scrive molti commenti sotto quel post. “Una gran bella ragazza dunque, meritevole di una copertina così importante, ma è una bellissima senegalese così come ci sono le bellissime ragazze italiane, svedesi, cinesi e brasiliane. Se una ragazza cinese con cittadinanza italiana è una bella ragazza, credo lei per prima, fiera delle proprie origini, avrebbe piacere di rivendicare la sua terra. Rinnovo i miei complimenti, ma caro Matteo stavolta hai toppato in pieno”, dice al sindaco. Poi ribadisce il concetto sulla bellezza italiana: “Ma che cazzo c’entra la bellezza tipica chiampese con questa? La bellissima mora non ha nulla di bellezza chiampese”. Poi, rispondendo a chi lo accusa di razzismo, cerca di spiegare: “È cittadina italiana, ma non ha la bellezza tipica nostrana dai”.

La Lega espelle Beschin dal gruppo consiliare

La Lega ha preso le distanze dalle parole di Beschin attraverso un comunicato della segreteria provinciale. E anche su Facebook ha annunciato l’espulsione di Beschin dal gruppo consiliare. “La Lega di Arzignano si dissocia totalmente dalla polemica apparsa nei social e nei giornali, e porge le più sentite scuse alla ragazza Maty Fall Diba. Condivide e accoglie senza indugio quanto dichiarato dal segretario provinciale Lega Matteo Celebron nella nota stampa odierna. Comunica che il consigliere Daniele Beschin, per effetto immediato, non farà più parte del gruppo consigliare Lega nord Arzignano”, si legge sul profilo della Lega di Arzignano.
La polemica politica

Nella polemica interviene anche il sottosegretario all’Interno, Achille Variati. “Non può esserci spazio per il razzismo nelle istituzioni della Repubblica italiana. Quella di Beschin è una posizione semplicemente, incontrovertibilmente, disgustosamente razzista. Che non possiamo accettare e che è incompatibile ile con la funzione pubblica di un consigliere comunale”. Critico anche il Pd, attraverso la deputata Alessia Rotta: “Invece di essere orgoglioso di una concittadina, Beschin esprime una posizione razzista che è incompatibile con la funzione pubblica che svolge. Tra l’altro la valle del Chiampo e l’impresa italiana sono cresciute anche grazie al contributo di questa bellissima ragazza italiana di origine senegalese”.

da fanpage.it

 

 

 

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