“Caso Gugliotta, sentenza bomba: condanna a 5 anni con interdizione perpetua dai pubblici uffici e risarcimento provvisionale di 100mila euro più le spese processuali ai quattro agenti che compilarono il verbale falso relativo all’arresto di Stefano Gugliotta”.
E’ questa la condanna inflitta dal Tribunale di Roma questa mattina.
La vicenda di Stefano Gugliotta risale al 5 maggio 2010. Nel dopo partita della finale di Coppa Italia tra Inter e Roma scoppiarono gravi incidenti e Stefano venne fermato perché ritenuto coinvolto nei disordini.
Ma i giudici della decima sezione del tribunale di Roma hanno stabilito che Gugliotta era completamente estraneo ai fatti: si trovava insieme all’amico Fabio Zanatta, ed era appena uscito da casa in motorino per andare a una festa. Fu fermato al quartiere Flaminio in via Pinturicchio, nei pressi dello stadio Olimpico, ma a notevole distanza dal luogo in cui si verificarono gli incidenti. La violenza venne immortalata da alcuni abitanti della zona che girarono più video con i cellulari. Tutti gli imputati colpirono l’allora 26enne “con calci, pugni, manganellate, una delle quali particolarmente violente alla testa che gli fece perdere i sensi”. Il ragazzo poi fu fatto sdraiare a terra e immobilizzato. Riportò una ferita lacero-contusa alla testa e altre lesioni.
Stefano Gugliotta è fortunato. Può raccontare la sua storia, al contrario di tanti altri.
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