Sgombero di polizia in corso da questa mattina a Selargius, nel Cagliaritano, del presidio permanente “La rivolta degli ulivi” sorto per contestare il cavidotto elettrico “Tyrrhenian Link” tra Sardegna e Sicilia. Da mesi un gruppo di attivisti protesta contro gli espropri e in difesa degli ulivi che sorgono nell’area dove Terna s.p.a. vuole invece costruire la futura stazione di conversione elettrica legata al progetto dei cavi sottomarini tra le due isole.
Il Tyrrhenian Link è un’infrastruttura considerata strategica dal Governo. Tuttavia, il progetto ha suscitato forti opposizioni in diverse aree, con accuse di scarsa trasparenza nei processi decisionali e mancanza di tutela ambientale. Questo cavidotto rappresenta una delle opere principali per la cosiddetta “transizione energetica italiana”, che permetterà alle multinazionali del fossile e delle rinnovabili di installare un numero enorme di impianti sull’isola: è questo il preludio, secondo i manifestanti, alla devastazione del territorio sardo.
I manifestanti di Selargius promettono di non fermarsi, nonostante lo sgombero, e si preparano a nuove forme di protesta per difendere il territorio. Intanto una ruspa di Terna si è occupata della rimozione degli alberi, mentre gli operai hanno eretto una recinzione. Completamente circondato di forze di polizia il presidio, impedendo ai solidali di raggiungere le persone sotto sgombero. Annunciata una manifestazione in serata.
L’aggiornamento di mercoledì pomeriggio – Dal presidio “La rivolta degli ulivi” Manu Ascolta o scarica.
Sul tema, Radio Onda d’Urto sta pubblicando settimanalmente un podcast dedicato alla speculazione energetica in Sardegna. Lo trovi qui.
Osservatorio Repressione è una Aps-Ets totalmente autofinanziata. Puoi sostenerci donando il tuo 5×1000
News, aggiornamenti e approfondimenti sul canale telegram e canale WhatsApp