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Sabato 14 giugno negli USA 2000 cortei contro Trump

2.000 le manifestazioni, i cortei e i raduni previsti il 14 giugno in tutto il Paese nell’ambito di “No Kings”

Usa e guerra ai migranti. Iniziano ad arrivare le notifiche ai migranti cui era stato concesso un permesso di soggiorno temporaneo nell’ambito di un programma varato da Biden che il loro status e i loro permessi sono stati sospesi. Trump aveva annunciato l’abolizione delle tutele che consentivano l’ingresso nel Paese a oltre 500.000 persone da Cuba, Nicaragua, Haiti e Venezuela, ma era stato bloccato da una corte federale. La Corte Suprema ha poi autorizzato la chiusura del programma.

Un giudice di San Francisco ha intanto dichiarato illegale lo schieramento della Guardia Nazionale a Los Angeles da parte di Trump: una vittoria significativa per il governatore democratico della California Gavin Newsom. “Le azioni di Trump sono illegali e oltre i limiti della sua autorità” ha scritto il giudice. Il Dipartimento di Giustizia presenta ricorso, mentre sono attesi pure 700 marines per la strade della città epicentro della lotta, Los Angeles. Qui il senatore democratico Alex Padilla è stato allontanato con la forza e in manette dalla conferenza stampa della ministra per la sicurezza interna Kristi Noem. Padilla è stato cacciato dagli agenti dopo aver contestato la Noam e le sue esagerazioni “nel descrivere la necessità delle autorità federali a Los Angeles per le proteste e i raid” contro i migranti compiuti dall’Ice, l’Agenzia che si occupa di immigrazione e dogane, braccio armato di Trump

Intanto le proteste contro le retate antimigranti proseguono in tutti gli States: nella notte italiana tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno 2025, migliaia in strada a Chicago, mentre sabato 14 giugno annunciati 2000 cortei in tutto il Paese, dietro la parola d’ordine “No Kings in America” e riprendendo così le pratiche e le mobilitazioni analoghe tenutesi in tutti gli States già a febbraio e aprile, nell’ambito del movimento 50501.

La data scelta, quella del 14 giugno, non è casuale: a Washington infatti una parata militare attraverserà la capitale, per i 250 anni dell’esercito, ma pure – questa l’accusa – per “omaggiare” il 79esimo compleanno di Trump.

L’intervista su Radio Onda d’Urto al giornalista, americanista e nostro collaboratore, Martino Mazzonis, coautore di “Ultima Fermata”, documentario di pochi mesi fa dedicato al boom di persone senza casa, in particolare nel Sud degli Usa. Ascolta o scarica

 

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