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Rivolta nel Cpr di Gradisca in Friuli. Pestaggi e lacrimogeni contro i migranti

Sono giorni di rivolta dentro alle mura del carcere per migranti di Gradisca d’Isonzo, il Cpr in Friuli Venezia-Giulia al confine con la Slovenia, dove sono stipate in vere e proprie gabbie (in foto) e in condizioni degradanti decine di persone in attesa di rimpatrio.

Negli ultimi dieci giorni, di fatto ogni notte, si verificano tensioni, proteste, incendi e scontri con le forze dell’ordine. Nonostante cariche, manganellate, pestaggi, spray al peperoncino e lacrimogeni i migranti continuano a denunciare le condizioni inumane a cui sono sottoposti e l’assenza di informazioni sul loro destino.

Nelle ultime ore sono iniziati anche gli arresti e le deportazioni punitive, come a Macomer, in Sardegna, che al pari di Gradisca e via Corelli a Milano ha in comune la gestione, quella della cooperativa sociale Ekene.

Ne parla ai microfoni di Radio Onda d’Urto Teresa Florio, della rete Mai Più Lager – No Cpr. Ascolta o scarica.

 

 

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