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Regione Veneto: pubblicità scandalo

Fiere e Regione del Veneto presentano Job&Orienta 2007. In collaborazione con il ministero del lavoro e il ministero della pubblica istruzione è, come si legge nella presentazione, «la più completa e accreditata rassegna nazionale di servizi, percorsi e progetti relativi al mondo dell’orientamento, della scuola, della formazione e del lavoro». Migliaia di studenti vengono accompagnati quotidianamente a visitare gli oltre 400 stand degli espositori. Al centro della fiera campeggiano i pannelli della regione Veneto. Rappresentano il bene versus il male, il bello versus il brutto. La coerenza versus l’incoerenza. La lealtà versus la slealtà. Concetti che naturalmente vengono traslati nel piccolo mondo Veneto. E allora il bello è l’Arena di Verona e il brutto il Petrolchimico di Marghera. L’identità sono le scarpe made in Italy, l’invasione la fabbrica dei cinesi. Via Anelli e il muro di Padova rappresentano lo spaccio a cui contrapporre la speranza, una chiesa. E poi c’è il soldato, faccia pulita da ragazzino per bene. La didascalia ci informa che è un pacificatore. Messo contro il pacifista, che ha il volto di Luca Casarini. Che non la prende bene: «La cosa sarebbe da liquidare con una battuta se gli intenti dell’operazione non fossero così pesanti. Siamo di fronte a una propaganda fascista della peggior specie. Questi pannelli dovrebbero spiegare agli studenti in visita cos’è il bene e cos’è il male». «Purtroppo non possiamo liquidare la cosa con una battuta – dice Casarini – perché questo episodio dimostra in che mani siamo. Questa cosa serve a indottrinare, a indicare il nemico pubblico numero uno». Alla regione Veneto e «in particolare al governatore Giancarlo Galan (nella foto) – aggiunge – chiederò un milione di euro di danni. Visto che Berlusconi ha chiesto la stessa cifra a me per danni all’immagine in occasione del G8 di Genova, Galan potrebbe saldarli direttamente a Berlusconi». Ieri alla Fiera di Verona è andato anche il ministro del lavoro Cesare Damiano che, a chi gli chiedeva un commento su Casarini, ha risposto che «la regione avrà le sue buone ragioni». Immediata la replica del disobbediente: «Che Damiano non sia un cuor di leone non è una novità».

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