Almeno 11 persone sono rimaste ferite negli scontri tra manifestanti che denunciavano le violenze della polizia e forze dell’ordine. Le proteste, sono state innescate dalla morte di un noto blogger, Albert Ojwang, arrestato a inizio giugno
A innescare le proteste, svoltesi anche a Mombasa, è stata la morte in custodia di un noto blogger, Albert Ojwang: l’insegnante di 31 anni è deceduto all’inizio di giugno, poco dopo il suo arresto a Homa Bay, nell’ovest del Paese, a seguito di una denuncia per diffamazione da parte del vicecapo della polizia, Eliud Lagat: sul web, Ojwang l’aveva più volte criticato pubblicamente, collegandolo ad un grosso scandalo di corruzione. Inizialmente gli agenti avevano ipotizzato che l’uomo si fosse suicidato, tuttavia in seguito un’autopsia indipendente aveva rivelato che le ferite di Ojwang indicavano un’aggressione come causa della morte. Il presidente William Ruto aveva quindi dichiarato come la morte del blogger fosse avvenuta «per mano della polizia». Ieri Lagat ha annunciato di essersi fatto temporaneamente da parte, in attesa della conclusione delle indagini sulla morte di Ojwang. Nell’ambito delle indagini sono stati arrestati due alti ufficiali e un tecnico della tv a circuito chiuso chiamati a smantellare le telecamere di videosorveglianza della stazione di polizia.
Il 17 giugno le tensioni sono aumentate in Kenya dopo che nove persone sono rimaste ferite negli scontri a Nairobi tra forze di sicurezza e manifestanti che protestavano contro le violenze della polizia.
I giornalisti dell’Afp presenti hanno visto un poliziotto in tenuta antisommossa sparare a bruciapelo a un civile, colpendolo alla testa. Mentre molti pensavano che l’uomo fosse morto, due fonti mediche hanno riferito che è ancora vivo, anche se in condizioni critiche.
L’episodio, ripreso anche in video, ha suscitato forte indignazione online. “Ancora una volta un keniano è stato colpito alla testa a bruciapelo dai poliziotti assassini di William Ruto”, ha dichiarato un utente del social network X, riferendosi al presidente del Kenya.
“Signor Ruto, la sua squadra di killer ha ucciso in pieno giorno e senza alcun processo un uomo innocente e disarmato che vendeva mascherine”, ha denunciato su X l’ex vicepresidente Kalonzo Musyoka, oggi all’opposizione.
Osservatorio Repressione è una Aps-Ets totalmente autofinanziata. Puoi sostenerci donando il tuo 5×1000
News, aggiornamenti e approfondimenti sul canale telegram e canale WhatsApp