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G8 Genova 2001: Petizione e mobilitazioni a sostegno di Vincenzo Vecchi

L’udienza dell’11 ottobre alla Corte di Cassazione di Parigi sarà senza dubbio l’ultima. La sua decisione di estradare o meno Vincenzo Vecchi sarà irrevocabile

STOP all’accanimento! Giustizia per Vincenzo

(dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 14 luglio 2022)

2001 : Vincenzo Vecchi partecipa insieme a 300.000 persone alle manifestazioni contro le decisioni prese dalle superpotenze durante il sommet del G8 a Genova. La repressione è stata estremamente violenta : 1 morto, centinaia di feriti, atti di tortura commessi dalla polizia (condannati dalla Corte Europea dei Diritti Umani nel 2015). L’Italia decide di arrestare 10 uomini e donne come esempio, basandosi sul reato di “Devastazione e saccheggio” promulgato sotto Mussolini, che permette di arrestare qualsiasi manifestante per “concorso morale” con pene da 8 a 15 anni di prigione. Vincenzo Vecchi è uno di loro e rischia più di 10 anni di prigione.

2016 : l’Italia emette un Mandato d’arresto Europeo (MAE) nei confronti di Vincenzo che
decide di fuggire questa pena sproporzionata. Vincenzo abita in Bretagna da 9 anni .

2019 : Vincenzo è arrestato. Due Corti d’Appello – di Rennes prima e d’Angers poi –respingono per due volte il MAE per Vincenzo, poiché la legge del concorso morale non ha eguali nel diritto francese e la pena è sproporzionata per i reati perseguiti (e senza prove, ricordiamo). Il procuratore si accanisce e invia l’affare in cassazione.

Gennaio 2021: La Corte di Cassazione di Parigi rifiuta di deliberare e preferisce chiedere il
parere alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) su un caso delicato e che comunque farà giurisprudenza.

Domanda: la legge liberticida mussoliniana sulla quale è basato il MAE e questa pena totalmente assurda, possono essere convalidate e quindi entrare a far parte dello spazio giuridico europeo e francese?

Risposta: 21 anni dopo i fatti e un anno e mezzo dopo la richiesta di un parere all’Europa, noi siamo scandalizzati dalla decisione della CGUE resa il 14 luglio 2022. Di tutte le opzioni possibili, la CGUE ha scelto la più radicale, ossia non fermare la macchina dei MAE, a prescindere dal prezzo da pagare per i cittadini europei

Ciò significa che la Corte Europea preferisce non perturbare la collaborazione e gli accordi tra questi due paesi, e ciò anche a scapito dei diritti fondamentali, ignorando le due decisioni di giustizia prese dalle corti d’appello di Rennes e di Angers. E quindi in spregio dell’indipendenza della giustizia francese! È incomprensibile ed inammissibile che ciò possa fare giurisprudenza in futuro! Noi, membri del comitato di sostegno, non accettiamo tale decisione. Rimaniamo più che mai mobilitati per difendere il nostro amico Vincenzo e in generale il diritto di manifestare e le libertà fondamentali.

Prossima udienza alla Corte di Cassazione a Parigi l’11 ottobre 2022!

DIRITTO DI MANIFESTARE IN PERICOLO?

La Corte di Giustizia europea disprezza i diritti fondamentali !

Facciamoci sentire per manifestare il nostro dissenso La decisione del 14 luglio 2022 della Corte di Giustizia Europea (relativa al caso Vincenzo Vecchi) permette ormai ad uno Stato dello spazio europeo di giudicare un semplice manifestante colpevole di reati commessi durante una manifestazione, senza prove, sulla base di una legge liberticida d’origine fascista (La sua sola presenza lo renderebbe complice per concorso morale)

STOP All’accanimento!  Giustizia per Vincenzo

Parliamone quest’estate poichè ciò che accade ci riguarda tutt*, allora cerchiamo di essere centinaia, migliaia

Appuntamento a Parigi l’11 ottobre 2022 !

to defend a free and independent justice

Firmiamo la petizione per il rispetto delle nostre libertà e dei nostri diritti
Informazioni sul sito: https:/www.comite-soutien-vincenzo.org/ o su facebook et instagram

***************

Il blog di notizie locali di Pénestin firma la petizione. 

Firmerò la petizione a sostegno di Vincenzo Vecchi

Ieri sera ho ricevuto una mail di sostegno all’italiano Vincenzo Vecchi, rifugiato nel Morbihan, a Rochefort-en-Terre, dal 2011. L’Italia lo ha condannato a 12 anni di carcere e ne chiede l’estradizione. Come mai ? Ha partecipato alle manifestazioni contro il Vertice di Genova nel luglio 2001. Ha rotto, picchiato, rubato? Era nelle vicinanze solo quando una banca e un veicolo sono stati danneggiati. È un anarchico e anti-globalizzazione.

Allora ? Bene, ce ne sono 10. Scegli in questo modo, per esempio. Ritenuti responsabili delle violenze avvenute durante le manifestazioni a cui hanno preso parte. Responsabile della protesta. Tu dimostri, un piccolo cretino fa oscillare un acciottolato e per la strada quasi ti butta giù la faccia, non gli chiediamo niente, ne prendiamo uno a caso, tu, ehi: no fortuna, pagherai tu lui. Sei colpevole di essere presente. È un deterrente, vero? Ubuesque. kafkiano. E chi ha inventato una legge così mostruosa, che lede il diritto stesso di manifestare? Questa legge si chiama “Devastazione e Saccheggio”, è opera di Alfredo Rocco, ministro della Giustizia fascista sotto Mussolini, nel 1930. Che non ha niente a che fare con Alain Delon in “Rocco e i suoi fratelli”… Questa legge, a lungo dimenticata, non è mai stato abrogato, come tutto il codice Rocco.

Vincenzo Vecchi è stato arrestato nel 2019 a Rochefort-en-Terre, dove è conosciuto e apprezzato, secondo molteplici testimonianze, e partecipa a molte attività associative. Nel 2020 la Corte d’Appello di Angers giudica troppo vaghi i motivi della sua condanna da parte della giustizia italiana: nel diritto francese essere vicini non significa essere complici. Ma ora il caso è portato dalla Procura davanti alla Corte di Cassazione di Parigi, che chiede un parere alla CGUE (Corte di giustizia dell’Unione europea). Lo si è pronunciato il 14 luglio: un mandato d’arresto europeo ha la precedenza sulle decisioni dei tribunali francesi, gli Stati dell’Unione europea si fidano l’uno dell’altro e non devono riprovare. E se le Corti d’Appello di Angers e Rennes hanno ritenuto opportuno farlo? Tanto per la loro indipendenza…

Cosa facciamo ? Firmiamo tutte le petizioni che emergono?

L’udienza dell’11 ottobre alla Corte di Cassazione di Parigi sarà senza dubbio l’ultima. La sua decisione di estradare o meno Vincenzo Vecchi sarà irrevocabile. Il Comitato di Sostegno a Vincenzo sta diffondendo una petizione su https://www.comite-soutien-vincenzo.org e invita a manifestazioni a Nantes e Parigi.

Va bene, quindi cosa facciamo? Firmiamo tutte le petizioni che emergono? Voi non siete anarchici, nemmeno io. Oh bene ! Giudichi qualcuno in base alle sue idee piuttosto che in base a ciò che ha fatto o non ha fatto “criminalmente”? I tuoi figli, e forse anche i tuoi nipoti, non hanno mai protestato? In ogni caso, è probabile che lo facciano nei prossimi anni poiché il mondo che lasciamo loro si dissolverà in piccoli pezzi.

Volete che siano giudicati secondo una legge varata sotto il fascismo di Mussolini che aveva proprio lo scopo di dissuadere gli italiani dal manifestare, di impedire loro di fare come quei francesi che non manifestarono mai tanto come negli anni Trenta? Il Fronte Popolare, ferie pagate: se potessimo impedirle, tra l’altro, niente più Pénestin! Il nostro paese si è sviluppato grazie al turismo, ai suoi centri estivi, ai suoi campeggi, alle sue seconde case!

Un mio collega era a Genova. Mi ha detto che stava soffocando sotto il gas e i colpi, pensava che sarebbe morto. Morire… Nel 2017 il capo della polizia Franco Gabrielli ha dichiarato: “La gestione dell’ordine pubblico al G8 di Genova è stata semplicemente catastrofica. “, “scuse ex post” non bastano. “Innumerevoli persone innocenti hanno subito abusi fisici e psicologici che li hanno segnati per tutta la vita. Se anche oggi, a 16 anni di distanza, è motivo di dolore, risentimento, sfiducia nei confronti della polizia, vuol dire che la riflessione non è stata sufficiente. »

Una “macelleria”, “atti di tortura”

La polizia locale, che conosce il terreno di questa complessa città tra il mare ei rilievi, con i suoi ponti (di cui uno poi crollato), è emarginata a favore delle unità antisommossa di tutta Italia. Il ricevimento organizzato in 3 giorni da Silvio Berlusconi per accogliere tra gli altri George Bush Jr. e Vladimir Poutine rivendica il suo merito: 1 morto, il giovane Carlo Giuliani, e 600 feriti. È vero che gli organizzatori della manifestazione non hanno potuto trattenere le loro truppe, aggiunge, certamente giustamente, il capo della polizia italiana. Non aspettarti che ti dica solo una verità parziale.

Il terzo giorno, le unità d’élite invadono la scuola Diaz dove dormono decine di manifestanti. Affermano di aver trovato lì delle bottiglie molotov che si sono portati da soli. L’assalto si trasforma in una “macelleria”. I manifestanti vengono condotti in una caserma dove un alto ufficiale di polizia ha poi ammesso che ci sono stati “atti di tortura”. Amnesty International denuncia “il più grave attacco ai diritti democratici in un Paese occidentale” del dopoguerra. 15 anni dopo, l’Italia è condannata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per non aver mai perseguito o addirittura identificato gli autori di violenze.

Vincenzo Vecchi, dal canto suo, dichiara: “Sono onorato di aver partecipato da uomo libero a una giornata di protesta contro l’economia capitalista. »

In modo che i nostri nipoti, che lotteranno per mantenere abitabile il loro pianeta, possano ancora esprimersi

Firmerò la petizione contro la sua estradizione:

– perché bisogna affidarsi alla storia – e questi fatti già le appartengono – per anticipare il futuro

– perché anche noi viviamo nel Morbihan e un cittadino non dovrebbe, secondo me, rinunciare ai suoi diritti di essere informato, pensare ed esprimersi nella sua area di appartenenza

– perché bisogna giudicare con la ragione e con il cuore, per evitare che i fermenti dell’odio prendano il sopravvento durante tutti i conflitti che il cambiamento climatico sta per generare

– perché voglio che i nostri figli e nipoti, miei e vostri, che vivranno momenti difficili, che lotteranno per mantenere abitabile il nostro pianeta, abbiano ancora il diritto di esprimersi, senza subire gli stessi abusi dei loro predecessori perché non avranno stato denunciato.

da http://www.penestin-infos.fr

 

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