22 carabinieri sono stati condannati per le violenze compiute in caserma ad Aulla, in provincia di Massa-Carrara
22 carabinieri sono stati condannati in primo grado per le violenze commesse contro diverse persone nella caserma di Aulla, in provincia di Massa-Carrara, in Toscana. I carabinieri sono accusati a vario titolo di lesioni, violenza sessuale, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico, porto abusivo d’armi e rifiuto di denuncia: la pena più grave, di 9 anni e 8 mesi, è stata inflitta al maresciallo Alessandro Fiorentino.
L’indagine era cominciata nel 2017, dopo una denuncia contro la caserma presentata un anno prima da un cittadino italiano. In seguito era emerso un centinaio di episodi di violenze o abusi, commessi nei confronti di cittadini sia italiani che stranieri. Una persona marocchina aveva denunciato i carabinieri per violenza sessuale dopo aver subito una perquisizione nella caserma. Altre persone straniere avevano denunciato di aver subito violenze e umiliazioni dopo essere andate in caserma solo per ottenere il rinnovo dei documenti.
I magistrati avevano raccolto anche diverse intercettazioni telefoniche che confermavano l’esistenza delle violenze denunciate. In una di queste intercettazioni, uno dei carabinieri raccomandava a un collega di non parlare a nessuno di quello che accadeva in caserma: «Da questa caserma non deve uscire niente, dobbiamo essere come la mafia», diceva.
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